Con Amore, Mya

Mi ha condotta in una postazione tranquilla e ci siamo sedute l’una di fronte all'altra. Mi versò un bicchiere di vino e poi ne versò uno per sé. Abbiamo bevuto e gradualmente sono diventata più a mio agio con lei. Abbiamo parlato di cosa avrebbe fatto una volta partita. Ho parlato delle mie ambizioni e dei miei studi.
Più ci sentivamo a nostro agio, più parlavamo, fino a quando, per qualche ragione, l'argomento non è finito nel sesso. Ho lasciato cadere una bomba.
"Ho sempre voluto essere legata e dominata." Anche mentre dicevo quelle parole, arrossivo. Non riuscivo a credere a quello che avevo detto. Gli occhi di Mya si spalancarono mentre mi fissava. Ma poi mi sorrise.
"Veramente?" chiese. "Hai programmi per il fine settimana?"
Ho pensato per un momento. Ho adorato da sempre questa donna. L’avevo adorata per tanto tempo, ma la conoscevo a malapena. Che cosa avrebbe fatto? Ho sentito le mie labbra muoversi di propria iniziativa.
"Perché, cosa avevi in mente?" Ho chiesto, incapace di fermarmi.
Lei sorrise, di quel sorriso malvagio e scioccante che aveva attirato la mia attenzione fin dalla prima volta. "Vai nel bagno delle signore. Togliti le mutande e poi torna qui."

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