Solo quattro mura (Opera Prima)

“Solo quattro mura” è una silloge di brevi racconti aventi come filo conduttore il tema della morte, analizzato e narrato attraverso sei storie che spaziano dal thriller all’horror, fino a rasentare il fantastico, calate in atmosfere surreali, grottesche e claustrofobiche, tutte intrise di caratteri noir dove personaggi esemplari, stereotipi di categorie umane, si muovono all’interno delle scene interrogandosi e lottando contro inevitabili sentenze e destini esiziali.

Sei storie forti ed efficaci dai risvolti psicologici e intimistici che spesso sfociano nel metafisico, e dalle trame che si distinguono per spiccata originalità rivelando tutte, nella parte finale, il momento epifanico, il classico fattore a sorpresa sempre carico di effetto.

Nella prima un uomo dimenticato da tutti si troverà ad affrontare l'esperienza più sconvolgente di tutta la sua vita. Chi è? Cosa ci fa e come è arrivato nudo in un vecchio casolare? E perché è senza memoria?

E cosa mai vorranno dire i segni sotto il piede del personaggio, dai contorni kafkiani, della seconda storia?

Il filo sottile che lega le sei trame continua a dipanarsi attraverso la vicenda di quattro serial killer che confabulano misteriosamente mentre ai loro piedi giace il cadavere dilaniato di un famoso scrittore. Cosa stanno facendo?

I racconti successivi sembrano trovare una chiave di lettura convincente, una possibile risposta al mistero dell’esistenza umana. Ma è proprio così? Davvero il protagonista della quarta storia ha scoperto il segreto dell’Immortalità? O è solo un illuso prigioniero della divina Morte come il ragazzo del racconto successivo?

L’ultimo personaggio, poi, ci lascia un interrogativo spiazzante: giocattoli o essere umani? Cosa siamo davvero?

Sin dalle prime pagine, una lettura avvincente e mai pesante, che di certo non lascerà immacolati e vergini i recessi del vostro animo.

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