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STORIE DI MORBOSA PASSIONE
Le esperienze amorose e sessuali di Alberto C., protagonista di questo romanzo, sono caratterizzate da una passionalità morbosa fondata su un ricco substrato di feticismo e compiaciuto voyeurismo. L’adolescente che viene presentato nei due capitoli iniziali è un ragazzo timido e goffo, incapace di affrontare con spigliatezza le coetanee di cui si innamora. Per tale motivo, Alberto rivolge le proprie fantasie erotiche alle femmine appartenenti alla cerchia che gli infonde maggior sicurezza: la cerchia parentale. E, sorprendentemente, saranno proprio una cugina e una giovane zia a fargli provare le prime sensazioni indimenticabili dell’eros.
A quel punto Alberto pare aver superato la timidezza che lo aveva contraddistinto durante l’infanzia e l’adolescenza. Con il passare degli anni, al raggiungimento dell’età adulta, Alberto pretende molto dalle donne che frequenta: è diventato schiavo di una figura femminile i cui tratti salienti sono l’estrema passionalità, l’esibizionismo e la sfrontatezza. Un uomo sicuro di sé, spigliato con le donne, elegante e propositivo nei modi di fare, raffinatamente e bizzarramente sensuale nell’intimità dell’alcova. In parole povere, un uomo completamente diverso dal timido adolescente che arrossiva come un peperone quando una ragazzina gli rivolgeva un complimento. Un abile ‘manipolatore’ in grado di intrattenere contemporaneamente due relazioni intime con una madre e con la giovane figlia, come narrato nel Capitolo 3.
La personalità complessa del protagonista di questo romanzo affonda le sue radici, come quasi sempre avviene in casi del genere, nel periodo dell’infanzia e della pubertà. Pur essendo all’epoca un ragazzino timido e incapace di approcciare le coetanee, Alberto avverte una pulsione sessuale fortissima alla quale si abbinano, con il passare del tempo, inequivocabili componenti feticiste, voyeuriste ed esibizioniste. E saranno proprio tali componenti a caratterizzare le storie d’amore e di sesso che il protagonista vivrà in età adulta.
A quel punto Alberto pare aver superato la timidezza che lo aveva contraddistinto durante l’infanzia e l’adolescenza. Con il passare degli anni, al raggiungimento dell’età adulta, Alberto pretende molto dalle donne che frequenta: è diventato schiavo di una figura femminile i cui tratti salienti sono l’estrema passionalità, l’esibizionismo e la sfrontatezza. Un uomo sicuro di sé, spigliato con le donne, elegante e propositivo nei modi di fare, raffinatamente e bizzarramente sensuale nell’intimità dell’alcova. In parole povere, un uomo completamente diverso dal timido adolescente che arrossiva come un peperone quando una ragazzina gli rivolgeva un complimento. Un abile ‘manipolatore’ in grado di intrattenere contemporaneamente due relazioni intime con una madre e con la giovane figlia, come narrato nel Capitolo 3.
La personalità complessa del protagonista di questo romanzo affonda le sue radici, come quasi sempre avviene in casi del genere, nel periodo dell’infanzia e della pubertà. Pur essendo all’epoca un ragazzino timido e incapace di approcciare le coetanee, Alberto avverte una pulsione sessuale fortissima alla quale si abbinano, con il passare del tempo, inequivocabili componenti feticiste, voyeuriste ed esibizioniste. E saranno proprio tali componenti a caratterizzare le storie d’amore e di sesso che il protagonista vivrà in età adulta.
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