Preghiera per Černobyl'

«Questo libro non parla di Černobyl’ in quanto tale, ma del suo mondo. Proprio di ciò che conosciamo meno. O quasi per niente. A interessarmi non era l’avvenimento in sé, vale a dire cosa era successo e per colpa di chi, bensì le impressioni, i sentimenti delle persone che hanno toccato con mano l’ignoto. Il mistero. Černobyl’ è un mistero che dobbiamo ancora risolvere... Questa è la ricostruzione non degli avvenimenti, ma dei sentimenti. Per tre anni ho viaggiato e fatto domande a persone di professioni, destini, generazioni e temperamenti diversi. Credenti e atei. Contadini e intellettuali. Černobyl’ è il principale contenuto del loro mondo. Esso ha avvelenato ogni cosa che hanno dentro, e anche attorno, e non solo l’acqua e la terra. Tutto il loro tempo. Questi uomini e queste donne sono stati i primi a vedere ciò che noi possiamo soltanto supporre... Più di una volta ho avuto l’impressione che in realtà io stessi annotando il futuro».

«Tanto bello quanto straziante, tanto straziante quanto originale». (Franco Marcoaldi – La Repubblica)

«Uno dei libri memorabili di questa stagione». (Filippo La Porta – Il Manifesto)

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“Preghiera per Černobyl” di Svetlana Aleksievič.RecensioniLibri.org

Svetlana Aleksievič, premio Nobel per la Letteratura 2015, scrive “Preghiera per Černobyl” nel 2001, il libro esce il Italia nel 2004 edito da “e/o”, tradotto da Sergio Rapetti. Il disastro di Černobyl ci fu il 26 Aprile del 1986, 23 minuti e 58 secondi dopo l’una di notte in una città che molti pensavano fosse in Ucraina, mentre è ai confini della Bielorussia. Era ancora l’epoca dell’Unione... Leggi tutta la recensione

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