Gli ultimi testimoni

Nell’estate del 1941 le truppe tedesche invadono la Bielorussia e occupano la capitale, Minsk. Gli eroi di questo libro sono bambini e ragazzi bielorussi e russi che hanno vissuto la terribile quotidianità di quegli anni di guerra e sono cresciuti nell’orrore del più disumano dei conflitti. Pubblicato per la prima volta nel 1985 e censurato dal regime sovietico, Gli ultimi testimoni compare oggi nella sua versione definitiva, per raccontarci una storia diversa da quella ufficiale, letta attraverso i ricordi e gli occhi innocenti dei più piccoli. Le loro parole, che per semplicità e immediatezza hanno una forza evocativa ancora più sconvolgente, cancellano ogni ideologia e modificano il nostro sguardo sul mondo. Un bambino che è stato strappato alla sua famiglia e defraudato della sua infanzia resta ancora un bambino? Che interpretazione può dare della guerra, suo unico orizzonte di vita? Quali sono le immagini che più l’hanno segnato? Sono questi gli interrogativi a cui il premio Nobel Svetlana Aleksievicˇ cerca di dare risposta attraverso le sue interviste. Ma la conclusione è che non c’è azione attuata per il bene universale che possa giustificare anche “una sola lacrima di bambino”.

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

RecensioniLibri.org

Gli ultimi testimoni | Svetlana AleksievičRecensioniLibri.org

In questo volume affiora uno spaccato a tinte fosche originale: la guerra raccontata dai bambini, quella vista, sentita ed odorata senza sentimentalismi e ricercatezze. Ancora una volta la Aleksievič ha sentito l’esigenza di raccontare una verità scomoda, messa a tacere quasi subito dalla Censura. Leggi tutta la recensione

Registrati o Accedi per commentare.

Altri libri di Svetlana Aleksievič

Svetlana Aleksievič. Opere. Guerre

Svetlana Aleksievič. Opere. Guerre di Svetlana Aleksievič

Articoli visualizzati di recente e suggerimenti in primo piano › Visualizza o modifica la cronologia di navigazione Dopo aver visualizzato le pagine di dettaglio del prodotto, guarda qui per trovare un modo facile per tornare alle pagine che ti interessano.

La guerra non ha un volto di donna: L'epopea delle donne sovietiche nella seconda guerra mondiale (Overlook)

La guerra non ha un volto di donna: L'epopea delle donne sovietiche nella seconda guerra mondiale (Overlook) 1 di Svetlana Aleksievič

Se la guerra la raccontano le donne, quando prima l’hanno raccontata solo gli uomini... se a farla raccontare è Svetlana Aleksievič... se le sue interlocutrici avevano in gran parte diciotto o diciannove anni quando, perlopiù volontarie, sono accorse al fronte per difendere la patria e gli ideali della loro giovinezza contro uno spietato aggressore... allora nasce un libro come questo. 22 ...

Tempo di seconda mano. La vita in Russia dopo il crollo del comunismo

Tempo di seconda mano. La vita in Russia dopo il crollo del comunismo 1 di Svetlana Aleksievic Bompiani

"Per me non è tanto importante che tu scriva quello che ti ho raccontato, ma che andando via ti volti a guardare la mia casetta, e non una ma due volte". Così si è rivolta a Svetlana Aleksievic, congedandosi da lei sulla soglia della sua chata, una contadina bielorussa. La speranza di avere affidato il racconto della sua vita a qualcuno capace di vero ascolto non poteva essere meglio riposta. ...

Preghiera per Černobyl'

Preghiera per Černobyl' 1 di Svetlana Aleksievic Edizioni e/o

«Questo libro non parla di Černobyl’ in quanto tale, ma del suo mondo. Proprio di ciò che conosciamo meno. O quasi per niente. A interessarmi non era l’avvenimento in sé, vale a dire cosa era successo e per colpa di chi, bensì le impressioni, i sentimenti delle persone che hanno toccato con mano l’ignoto. Il mistero. Černobyl’ è un mistero che dobbiamo ancora risolvere... Questa è la ...

Ragazzi di zinco (Dal mondo)

Ragazzi di zinco (Dal mondo) 1 di Svetlana Aleksievic Edizioni e/o

Dopo averci fatto ascoltare in Preghiera per Černobyl’ le voci delle vittime del disastro nucleare, Svetlana Aleksievič fa parlare qui i protagonisti di un’altra grande tragedia della storia sovietica: la guerra in Afghanistan tra il 1979 e il 1989. Un milione di ragazzi e ragazze partiti per sostenere la “grande causa internazionalista e patriottica”; almeno quattordicimila di loro rimpatriati...