appoloni valentino
I morituri Dagli altipiani al Piave nella Grande Guerra di Appoloni valentino
"Dovrebbero dare una pistola in dotazione a tutti, anche ai graduati e ai soldati, per migliorare la capacità di difesa e lo spirito offensivo; il fucile, negli stretti camminamenti, crea impaccio. Nei colpi notturni, nelle imboscate, in certi attacchi l'arma corta è come un naturale prolungamento della mano. Inoltre la pistola ha qualcosa di banditesco che si adatta al temperamento di alcuni ...
La ferocia Dall'Adige all'Isonzo nella Grande Guerra di Appoloni valentino
"Siamo in trincea da ieri sera e c'è l'aria che precede gli assalti; zaffate di alcolici, puzza di vomito e urina. Le trincee che occupiamo erano in mano a un reparto di ungheresi; ce lo ripetiamo per convincerci che sono avversari battibili [...] Guardo il capitano, guardo la terra di nessuno, brulla e giallastra; l'ufficiale sembra non sentire il peso degli sguardi su di sé. Mormoro qualcosa...
La mia Grande Guerra sul Carso di Appoloni valentino
Il fante Giuseppe e i suoi compagni raccontano il loro Carso; la temerarietà degli Arditi, lo sgomento davanti alla terra di nessuno, l'ansia prima dell'assalto, l'impatto dei paesaggi devastati dalla guerra. L'unico valore che non muore è l'amicizia tra gli uomini delle trincee.