Camilla Diez

Ophelia

Ophelia di Camilla Diez

A scuola mi chiamano stracciona, perché mi nascondo sotto strati di abiti scuri. A volte vorrei scomparire. Dipingo, faccio graffiti, riempio i muri della città con la mia tag, e ho cominciato anche a scrivere. Ho un grande quaderno, me lo ha regalato una scrittrice meravigliosa. Scrivo, come se parlassi a lei. Le racconto tutto, che adesso ho trovato un magazzino abbandonato, il mio atelier ...