Nadia Giannoni
Sono nato ma non posso morire (Robin&sons) di Nadia Giannoni
L’irrequietezza di un giovane che trova forma proprio nell’insegnamento nelle carceri, il tormento che segue una grave malattia, la volontà che si espande nella passione. La stessa che lo indirizzerà verso la ceramica prima e il bronzo poi, fino alla chiamata alla pittura, che ancora oggi, all’età di ottantasei anni l’aspetta ogni giorno, paziente, sul cavalletto. Come fosse la prima volta. ...