LE ALLEGORIE

Compra su Amazon

LE ALLEGORIE
Autore
MAURIZIO CHELLI
Pubblicazione
05/10/2019
Categorie
La parola Allegorìa è derivata dal greco antico αλληγορία, che
significa discorso per un altro, per indicare la raffigurazione di
un concetto noto mediante una immagine che rende subito il
concetto subito riconoscibile. Rispetto al simbolo, che può
assumere diversi significati, l’allegoria corrisponde ad un unico
significato e il procedimento formativo parte dal concetto e non
dall’immagine. Da un punto di vista cronologico l’allegoria
nasce in ritardo rispetto al simbolo, nell’ambito dell’arte
egiziana, come testimonia la Tavoletta di Narmer, conservata nel
Museo del Cairo. Essa ha la forma di uno scudo e presenta
diversi rilievi e tra questi uno con l’immagine di un toro che
abbatte le mura di una città e contemporaneamente schiaccia un
re nemico per richiamare le vittorie del re Narmer. Durante
l’epoca paleocristiana l’allegoria trova una grande affermazione
perché i cristiani che vivevano in clandestinità avevano bisogno
di immagini che non rendessero subito espliciti i loro significati
e spesso vennero utilizzati temi tratti dal repertorio pagano,
come quello di Orfeo, che viene utilizzato come allegoria della
discesa di Cristo al limbo. In epoca Carolingia nascono delle
4
allegorie profane, come quelle delle arti liberali, del sonno o
della morte, mentre a partire dall’XI sec. Le allegorie si
rivestono di caratteri dottrinali e nascono quelle della Chiesa
trionfante e della Sinagoga sconfitta, della Scala del Paradiso.
Nel XI sec. Ambrogio Lorenzetti consegna alla storia una delle
più importanti a carattere profano, l’ allegoria del Buon
Governo e del Cattivo Governo, dipinta ad affresco nel Palazzo
Pubblico, a Siena. Nel cinquecento e nel Seicento le allegorie
hanno il periodo di massima fioritura assumendo, in epica
barocca, un carattere retorico sviluppato secondo tre aspetti:
giudiziale, dimostrativo e deliberativo. Il primo riguarda il
passato, il secondo, il presente, il terzo, il futuro. L’esempio
paradigmatico è il Trionfo della Divina Provvidenza, dipinto da
Pietro da Cortona a Palazzo Barberini, a Roma, che nell’aspetto
giudiziale richiama un passato segnato dai vizi e dalla guerra,
nell’aspetto dimostrativo, un presente di pace, prosperità e virtù
grazie al saggio governo di Papa Urbano VIII, e nell’aspetto
deliberativo un avvertimento destinato a tutti quelli che in futuro
avessero l’ardire di sfidare il potere del Papa, destinati a
soccombere.

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Non ci sono ancora recensioni o articoli

Altri libri di MAURIZIO CHELLI

IL GIOCO DELL'OCA

IL GIOCO DELL'OCA di MAURIZIO CHELLI

Il gioco dell’oca è un viaggio senza soluzione di continuità attraverso quelle iconografie poco conosciute o del tutto sconosciute della Storia dell’arte, un viaggio che è ricco di sorprese e di scoperte, che possono stupire e sconcertare. Chi l’avrebbe mai pensato che nell’arte più remota della preistoria potesse essere in qualche modo anticipato un modo della pittura futurista rappresentando ...

LA VERA STORIA DI TITTLE TATTLE

LA VERA STORIA DI TITTLE TATTLE di MAURIZIO CHELLI

La vera storia di Tittle Tattle, come recita il titolo del libro è il racconto di un incontro molto fortunato, quello con il Baricentro, un gruppo formato da talentuosi musicisti di Monopoli, fondato da due fratelli, Vanni e Francesco Boccuzzi, e dal quale nacque un brano musicale, intitolato appunto Tittle Tattle, che prima ebbe una vasta eco in Germania e poi in America dove divenne il brano ...

ECCLESIAE SINAGOGA: Le Origini dell'Antisemitismo nell'Arte

ECCLESIAE SINAGOGA: Le Origini dell'Antisemitismo nell'Arte di MAURIZIO CHELLI

Nei primi secoli la convivenza tra la comunità cristiana e la comunità ebraica non fu solo all’insegna della pace e del reciproco rispetto, ma anche dello scambio culturale. Poi la Chiesa vide in tutto ciò una minaccia alla purezza del suo credo e attraverso il Concilio di Elvira del 320 stabilì dure sanzioni per tutti quegli ebrei e quei cristiani che avessero intrecciato relazioni. L’ odio ...

IL BESTIARIO DI PHILIPPE DE THAON

IL BESTIARIO DI PHILIPPE DE THAON di MAURIZIO CHELLI

Gran parte dei significati degli animali utilizzati come simboli nella pittura in un periodo di tempo che va dal Medioevo al Rinascimento hanno origine dai Bestiari e avere il modo di leggerne uno, peraltro mai tradotto in lingua italiana, come quello di Philippe De Thaon, significa riallacciarsi direttamente alle fonti scoprendo la genesi di alcuni di essi. Philippe De Thaon, è stato un monaco...

LA TAVOLA DI SMERALDO

LA TAVOLA DI SMERALDO di MAURIZIO CHELLI

Quattro studiosi di simboli, François Bertin, Pablo Herrera, Marco Stella e Paulette Johnson,vengono convocati da un notaio a La Brigue che secondo le disposizioni testamentarie di un ricco collezionista li investe del compito di ritrovare la Tavola di Smeraldo, il mitico trattato di Alchimia di Ermete Trismegisto inciso su una tavoletta di smeraldo, consegnando loro una lettera sigillata con ...

Si fa presto a dire Medioevo

Si fa presto a dire Medioevo di Maurizio Chelli

Il Medioevo e vittima di un pregiudizio che e duro a morire tanto che nel parlare comune l’aggettivo ‘medievale’ serve a connotare negativamente qualcosa o qualcuno. Furono gli eruditi del Cinquecento e del Seicento, a coniare il termine medium aevum perche erano convinti che con i Greci ed i Romani la civilta avesse raggiunto un livello di perfezione sociale ed artistica ineguagliabile, una ...