Il Simposio - Il coraggio di essere

«Il coraggio di vivere?» «No: Il coraggio di essere!» Possiamo così riassumere efficacemente il breve dibattito occorso in occasione della scelta del titolo per questo numero. Abbiamo lasciato il buon Lucio Battisti ai propri languori (se siete suoi fan, non vogliatecene) e abbiamo optato per qualcosa di più incisivo.
Essere o non essere? Essere o apparire? Sarebbe facile fare citazionismo e proporre i soliti dilemmi. Perché questi sono bivi davanti ai quali chiunque può trovarsi. Senza nemmeno rendercene conto, la vita ci pone continuamente di fronte a difficili opzioni. Velarsi dietro una maschera? Lasciarsi trascinare da ciò che altri hanno voluto per noi? O pensare ciò che effettivamente pensiamo, desiderare ciò che davvero desideriamo, trovandoci così a rendere conto di tutta la nostra vita?
L’ha fatto la fotografa Claude Cahun, in amore e nell’arte. L’hanno fatto coloro che denunciarono l’omofobia negli anni ’80-’90. L’hanno fatto tre amici (fittizi, ma verissimi come non mai) nell’ultimo romanzo di Krogh. Ma, soprattutto, l’ha fatto Marie, originaria di un villaggio senegalese e testimone di come, ancora oggi, la sessualità femminile possa essere forzata, con l’imposizione del matrimonio (e dell’eterosessualità).
Proseguiremo con la scoperta di una verità insospettabile sul piacere erotico, poi con la commovente e feroce storia di Brandon Teena, ragazzo transgender.
Vedremo anche esempi di dialogo interreligioso in Africa, fra necessarie e difficili aperture. La penna competente della dott.ssa Roberta Ribali ci parlerà poi della preziosa alleanza fra persone transgender e psichiatri, al momento del percorso giuridico e medicalizzato di transizione.
Per rinfrescare lo spirito, oltre a tanto coraggio e dolore, troveremo qualche sorriso sulla vita da ftm e sensuali scatti di corpi maschili. Essere o non essere… felici? Questo è il quesito.

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