I viaggi di un capostazione nel mondo del cinema e della tv
- Autore
- Cesidio Fantasia
- Editore
- Passerino
- Pubblicazione
- 15/12/2019
- Categorie
Questo racconto è dedicato a tutti i giovani, in particolare a quelli nati poveri come me, affinché non perdano mai la speranza ed abbiano sempre il coraggio di lottare per conquistarsi un posto nel mondo. A loro voglio ricordare che ogni lavoro è dignitoso e che anche il più umile può aprire nuove strade ed essere il primo passo verso la realizzazione di un sogno perseguito caparbiamente.
Si nasce sempre in qualche posto. Io sono nato in una stazione, durante la seconda guerra mondiale. E da quella stazione è partito il mio treno, la mia vita si intende! Con me avevo soltanto una valigia di cartone con lo spago intorno, dentro però non c'era neppure una lira, solo sogni. Da quel treno sono sceso a molte fermate e tutte le volte che sono risalito ho portato con me un souvenir, una esperienza in più, ed un nuovo sogno che di stazione in stazione diventava sempre più grande. Capita, infatti, che la vita ti cambi i sogni in corsa. Che ti metta davanti qualcosa che ti accende inaspettatamente l'immaginazione e di cui capisci che non puoi più fare a meno ... il fascino di un set cinematografico, di attori straordinari, di un ciack si gira su una nuova scena. Nella mia vita ho amato il lavoro, ne ho fatti tanti e li ho amati tutti, e ho avuto molti sogni anche se uno è stato più grande degli altri. Alla fine sono diventato capostazione superiore, come desideravo, e poi sono sceso dal treno per andare incontro al mio sogno a lungo rincorso. Ho recitato, sono stato felice e sono risalito sul treno con tanti ricordi belli, ma la vita ancora una volta mi ha cambiato in corsa il sogno. Ho un malattia rara, ma sogno fiduciosamente e caparbiamente che la ricerca trovi presto una medicina con cui curarmi affinché io possa continuare a viaggiare e a fantasticare sul mio treno fino a destinazione.
Cesidio Fantasia
A cura di Anna Galise
Si nasce sempre in qualche posto. Io sono nato in una stazione, durante la seconda guerra mondiale. E da quella stazione è partito il mio treno, la mia vita si intende! Con me avevo soltanto una valigia di cartone con lo spago intorno, dentro però non c'era neppure una lira, solo sogni. Da quel treno sono sceso a molte fermate e tutte le volte che sono risalito ho portato con me un souvenir, una esperienza in più, ed un nuovo sogno che di stazione in stazione diventava sempre più grande. Capita, infatti, che la vita ti cambi i sogni in corsa. Che ti metta davanti qualcosa che ti accende inaspettatamente l'immaginazione e di cui capisci che non puoi più fare a meno ... il fascino di un set cinematografico, di attori straordinari, di un ciack si gira su una nuova scena. Nella mia vita ho amato il lavoro, ne ho fatti tanti e li ho amati tutti, e ho avuto molti sogni anche se uno è stato più grande degli altri. Alla fine sono diventato capostazione superiore, come desideravo, e poi sono sceso dal treno per andare incontro al mio sogno a lungo rincorso. Ho recitato, sono stato felice e sono risalito sul treno con tanti ricordi belli, ma la vita ancora una volta mi ha cambiato in corsa il sogno. Ho un malattia rara, ma sogno fiduciosamente e caparbiamente che la ricerca trovi presto una medicina con cui curarmi affinché io possa continuare a viaggiare e a fantasticare sul mio treno fino a destinazione.
Cesidio Fantasia
A cura di Anna Galise
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