Una bambina in fuga : Diari e lettere di un'ebrea mantovana al tempo della Shoah (ENKI - Saggistica Vol. 16)
- Autore
- Lidia Gallico
- Editore
- Gilgamesh Edizioni
- Pubblicazione
- 10/12/2019
- Categorie
Una bambina in fuga – Diari e lettere di una ebrea mantovana al tempo della Shoah raccoglie la memoria adulta di un’infanzia vissuta durante la Shoah e le scritture prodotte dalla stessa persona allora e subito dopo la fine della seconda guerra mondiale; sono materiali che costituiscono uno straordinario corpo di fonti per comprendere le forme della resistenza e della resilienza di una bambina di fronte al dolore della persecuzione razziale e dell’esilio.
In uno scritto della fine degli anni ottanta, Lidia Gallico ripercorre la sua infanzia di bambina ebrea negli anni delle leggi razziali: la fuga in Svizzera, il campo profughi, l’accoglienza in un collegio di suore, la separazione dai genitori e il rientro a casa.
A tale scritto si aggiungono qui il “diarietto comune”, tenuto durante il soggiorno nel collegio svizzero e subito dopo il ritorno a casa, e le lettere scritte da lì ai genitori, pubblicate in questo volume per la prima volta.
L’introduzione di Maria Bacchi ricostruisce il contesto storico della persecuzione razziale in Italia e le spesso contraddittorie politiche di accoglienza e respingimento dei profughi ebrei che chiedevano asilo in Svizzera. Evidenzia anche come questo raro e insolito materiale sia una fonte preziosa per conoscere la vita e l’interiorità dei bambini rifugiati.
In uno scritto della fine degli anni ottanta, Lidia Gallico ripercorre la sua infanzia di bambina ebrea negli anni delle leggi razziali: la fuga in Svizzera, il campo profughi, l’accoglienza in un collegio di suore, la separazione dai genitori e il rientro a casa.
A tale scritto si aggiungono qui il “diarietto comune”, tenuto durante il soggiorno nel collegio svizzero e subito dopo il ritorno a casa, e le lettere scritte da lì ai genitori, pubblicate in questo volume per la prima volta.
L’introduzione di Maria Bacchi ricostruisce il contesto storico della persecuzione razziale in Italia e le spesso contraddittorie politiche di accoglienza e respingimento dei profughi ebrei che chiedevano asilo in Svizzera. Evidenzia anche come questo raro e insolito materiale sia una fonte preziosa per conoscere la vita e l’interiorità dei bambini rifugiati.
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