Destinazione Ravensbrück: L'orrore e la bellezza nel lager delle donne (Microstorie)

Alcune erano bambine, partite sole o con l’intera famiglia, altre ragazze di vent’anni, madri di famiglia oppure già anziane.
Sui treni che le portavano al campo di concentramento di Ravensbrück il lager delle donne, a nord di Berlino, finirono detenute politiche, prostitute, o appartenenti a famiglie ebraiche. Reiette da isolare, da eliminare, per il regime nazista.
Mille tra le italiane deportate, di ogni età, non tornarono mai: tra loro anche alcune passate per un piccolo e quasi dimenticato centro di detenzione nell’estremo ponente ligure, a Vallecrosia, simbolo del desiderio di rimozione.
La storia di queste donne, ragazze e bambine, i ricordi, la capacità che ebbero molte di loro, nonostante la tragedia che stavano vivendo, di ritrovare un affetto, un gesto, un sorriso, si affiancano ai momenti più cupi vissuti nel lager e, per le sopravvissute, riportati nella vita vissuta a partire dal loro ritorno.
A 75 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, un libro che ripercorre testimonianze, fatti e luoghi attraverso la tessitura della memoria di queste donne, la disumanità che hanno dovuto affrontare e il male che ha attraversato l’Europa, monito per allontanare ogni vento di inaccettabili revanscismi.

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