Novi-Vigata: Un treno carico di emozioni

Nel 1957 Salvatore Sacco affronta il primo viaggio in treno da Porto Empedocle a Novi Ligure, la sua nuova casa. Venticinque anni dopo lo stesso treno lo riporterà a “Vigata”, per dirla con Camilleri, e in quella carrozza cominciano a riaffiorare ricordi provenienti dalle “due infanzie” che l’autore ha vissuto: il periodo invernale, scolastico, a Novi Ligure con i nonni; le estati a Porto Empedocle con i genitori e gli amici. Due mondi diversi che si intrecciano e offrono al lettore il duplice volto dell’Italia negli anni ’50, segnata dalla costante migrazione interna dal Sud al Nord.

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