Ma c'è qualcosa che non scordo: Le parole di Mogol per la musica di Battisti. Nuova edizione ampliata, riveduta e corretta.

Ma c’è qualcosa che non scordo è stato il primo studio che ha preso in esame tutti i testi che Mogol ha scritto per le canzoni composte da Lucio Battisti. Rispetto a quella del 2007, questa nuova edizione è riveduta, corretta e ampliata. Riveduta e corretta specie in base alle nuove affermazioni dello stesso Mogol: sono state prese in esame quelle della Mogol Edition del 2010 dei tredici album composti insieme, più quelle del 1971-72 alla trasmissione di Radio Rai Per voi giovani, condotta da Paolo Giaccio. Ampliata perché, rispetto alla precedente, ci sono 32 brani in più: quelli affidati da Mogol e Battisti ad altri interpreti, dai Dik Dik alla Formula 3, da Mina a Patty Pravo, da Bruno Lauzi ad Adriano Pappalardo, più tutti gli altri. Ma c’è qualcosa che non scordo diventa così l’unico testo a racchiudere l’analisi di tutta la produzione di Mogol per Battisti.

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