Il caso Pacciani: storia di un processo mass-mediatico
- Autore
- Raffaele Ganzerli
- Pubblicazione
- 15/03/2020
- Categorie
Per la prima volta un grande processo legato a fatti di cronaca viene interamente seguito dalle televisioni.
Quella di Pietro Pacciani non è solo una omerica vicenda giudiziaria ma anche uno dei primi grandi processi ad essere dato in pasto all' opinione pubblica. Tutto questo grazie alla onnipresenza in aula e fuori del grande fratello elettronico e ad una nuova dimensione del rapporto media e società iniziata con il crollo del Muro di Berlino nell' '89 e con le concessioni televisive a Mediaset volute dalla legge Mammì.
E' il nuovo fenomeno del "processo mediatico" (apparso per la prima volta in Italia con la vicenda Mani Pulite) ovvero
una sorta di para-processo che si svolge al di fuori delle aule giudiziarie e dei manuali giuridici ma che è in
grado di orientare scelte e strategie nelle delicate fasi del dibattimento.
La strategia dell'accusa sarà quella di creare un'equazione tra la figura del contadino di Mercatale e quella del Mostro,
al contrario la difesa si prodigherà nel dimostrare l'assoluta incompatibilità del loro assistito con il profilo criminologico del serial killer. E' un processo indiziario, con poche prove, molti sospetti in gran parte ricavati da un poco invidiabile curriculum di reati penali che gravano sull'imputato. Il confronto in aula verterà sulla capacità di persuasione, e sulla leva dell' emotività: tutti elementi che i media sapranno cogliere e rilanciare.
Ma non solo: la vicenda è talmente intricata e complessa da sviluppare imprevisti risvolti sul piano politico-giudiziario
in un'epoca, metà anni '90, di forti contrasti tra procure (l'antimafia di Firenze) e potere politico (Forza Italia e l'inchiesta
sulla trattativa Stato Mafia). Al centro ci sono inchieste ad orologeria e la mai sopita diatriba sulla separazione delle carriere dei magistrati.
Questo libro non vuole essere l'ennesima trita discussione tra innocentisti e colpevolisti ma un insieme di considerazioni sul
quadro sociale, antropologico e psicologico di cui il contadino del Mugello è stato involontario specchio.
Quella di Pietro Pacciani non è solo una omerica vicenda giudiziaria ma anche uno dei primi grandi processi ad essere dato in pasto all' opinione pubblica. Tutto questo grazie alla onnipresenza in aula e fuori del grande fratello elettronico e ad una nuova dimensione del rapporto media e società iniziata con il crollo del Muro di Berlino nell' '89 e con le concessioni televisive a Mediaset volute dalla legge Mammì.
E' il nuovo fenomeno del "processo mediatico" (apparso per la prima volta in Italia con la vicenda Mani Pulite) ovvero
una sorta di para-processo che si svolge al di fuori delle aule giudiziarie e dei manuali giuridici ma che è in
grado di orientare scelte e strategie nelle delicate fasi del dibattimento.
La strategia dell'accusa sarà quella di creare un'equazione tra la figura del contadino di Mercatale e quella del Mostro,
al contrario la difesa si prodigherà nel dimostrare l'assoluta incompatibilità del loro assistito con il profilo criminologico del serial killer. E' un processo indiziario, con poche prove, molti sospetti in gran parte ricavati da un poco invidiabile curriculum di reati penali che gravano sull'imputato. Il confronto in aula verterà sulla capacità di persuasione, e sulla leva dell' emotività: tutti elementi che i media sapranno cogliere e rilanciare.
Ma non solo: la vicenda è talmente intricata e complessa da sviluppare imprevisti risvolti sul piano politico-giudiziario
in un'epoca, metà anni '90, di forti contrasti tra procure (l'antimafia di Firenze) e potere politico (Forza Italia e l'inchiesta
sulla trattativa Stato Mafia). Al centro ci sono inchieste ad orologeria e la mai sopita diatriba sulla separazione delle carriere dei magistrati.
Questo libro non vuole essere l'ennesima trita discussione tra innocentisti e colpevolisti ma un insieme di considerazioni sul
quadro sociale, antropologico e psicologico di cui il contadino del Mugello è stato involontario specchio.
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