A CHE ORA É L'APPUNTAMENTO CON ALBA? (I Sette Nani Vol. 1)

Consigliatissimo per chi ama Parigi — Joseph W. Finnigan

Tornando ai libri più recenti pubblicati dalla Weller, ho sentito la necessità di rileggerli proprio in seguito di suo intervento appassionato e indignato su Facebook a proposito della fiction RAI dedicata a Rita Levi-Montalcini. Mi sono detto che forse sarebbe stato utile indagare sulla scrittura di questa artista e così ho letto “A che ora è l’appuntamento con Alba?”. La domanda successiva sarebbe ovvia: chi è Alba? Si tratta di Alba de Céspedes, scrittrice famosissima negli anni ’30 tradotta in tutto il mondo. Anni fa ho assistito ad una intervista televisiva della Weller in cui, parlando dei suoi scrittori di riferimento, ricordò Alba de Céspedes e il suo primo best seller : “Nessuno torna indietro”. In quell’occasione citò anche una frase, incipit di quel romanzo, che diceva: “In verità, noi non usciamo mai dal piccolo cerchio di chiarezza che il nostro destino traccia intorno a noi”. Nel cerchio di chiarezza della Weller c’era, probabilmente, tutta la saggezza appresa leggendo libri come “Dalla parte di lei” che a suo dire le insegnarono a non abdicare al proprio talento e alla propria creatività. Dopo queste premesse mi sono chiesto di che cosa avrebbe parlato il libro. Sicuramente avrebbe raccontato, con l’empatia che la distingue, una tranche de vie riguardante l’incontro con Alba. Incontro sognato per tutta la vita e avvenuto tramite un amico comune che si premurò di favorire il giorno e l’ora dell’appuntamento. L’autrice narra che Alba si era ritirata a vivere a l’ Île Saint-Louis nel cuore di Parigi. Il libro si svolge nel tempo necessario a prendere accordi prima, durante e dopo, il grande incontro. Se però io non avessi saputo dell’importanza che Alba aveva avuto nella vita dell’autrice, mi sarei chiesto lo scopo di questo romanzo-verità. Sicuramente l’amore per Parigi. La ricostruzione innamorata di atmosfere, luci e ombre di una giornata d’autunno, e poi incontri, sensazioni, sovrapposizioni di ricordi ovvero di flash-back. Insomma la storia di un’artista vista attraverso il suo amore per la letteratura e per l’arte. Infine, fatto non trascurabile, anche una sorta di alchimia della memoria che mette a fuoco un periodo storico come gli anni ’90 del secolo scorso. Un libro, aldilà dell’incontro tra due personalità della cultura italiana, tutto da gustare per la scenografia che ci mostra una Parigi maliziosamente raccontata.

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