Trecce di mais

«Piccola mia, tu sai a cosa servono le trecce?»
Il momento in assoluto preferito da Muyal era quando nonna Guadalupe le intrecciava i lunghi capelli neri e le raccontava miti e leggende degli antichi Maya, un repertorio culturale che l’anziana spesso usava per spiegare le contraddizioni della difficile vita di una famiglia contadina tra gli altipiani del Chiapas.
La stessa vita che i popoli indigeni, come gli tzotzil di Muyal, conducevano da generazioni, oppressi dai latifondisti e da un governo spesso complice dei potenti.
Ma nei primi anni ’90, quando tra quegli altipiani iniziano a farsi intravedere i fazzoletti rossi dei guerriglieri zapatisti, sembra che le cose stiano per cambiare, e in maniera radicale…
In “Trecce di mais” Giorgio Accinasio miscela sapientemente narrativa, romanzo storico e thriller politico, trascinando il lettore nella povera ma affascinante comunità di Sacbé in un momento cruciale della recente storia del Messico.

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