Taxinsonne
- Autore
- Vincenzo Di Giacomo
- Pubblicazione
- 09/11/2013
- Categorie
Quella fredda notte di novembre dal cielo cadeva acqua a secchiate e lei, bellissima forma di donna nella semioscurità del temporale, era ferma sulla strada a fare da bersaglio. La fece salire in auto non perché l'avesse richiesto, ma per salvarla.
Inzuppata fradicia, non riusciva a parlare, i denti serrati per il freddo, sfinita dall'umidità che le era entrata dai vestiti fin nelle ossa. Quando finalmente riuscì a riprendere tepore grazie al riscaldamento dell'auto, disse un indirizzo ma aggiunse: Non ho soldi, mi hanno derubato.
Bene, pensò Bruno, la notizia era in tema con il tempo.
Via degli orti cinquantaquattro. Dovette sostenerla e accompagnarla fin dentro casa, tremava ancora e batteva violentemente i denti, forse era la febbre, forse la paura. Bruno decise che non poteva scaricarla in quello stato. Le preparò un tè bollente, recuperò un antipiretico da un pensile farmacia in bagno, la aiutò ad asciugarsi i lunghi capelli neri, a togliersi i vestiti, a infilarsi un pigiama, a entrare nel letto, e andò via.
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