Hermann, un giovane ufficiale dell'esercito imperiale russo di origini tedesche, segue con passione le serate di gioco del suo amico Narumov, senza però mai toccare una carta e deriso per questo dai compagni. Finché una notte non apprende da un collega che la nonna di questi, un’anziana contessa, aveva acquisito in gioventù una conoscenza occulta nientemeno che dal conte di Saint-Germain: si tratta del segreto delle tre carte vincenti, che ai suoi tempi le aveva permesso di vincere ogni partita al faraone e guadagnare somme favolose. La contessa però non ha mai rivelato il segreto a nessuno. Profondamente colpito da quella storia e affascinato dal miraggio di facili ricchezze, Hermann diventa ossessionato dall’idea di avvicinare la donna per carpirne il segreto. A tale scopo seduce Lisabeta Ivanovna, la giovane dama di compagnia della contessa, e riesce così a penetrare di notte nella stanza di quest’ultima, minacciandola con una pistola. Ma l’anziana donna, in preda al terrore, cade ai suoi piedi stecchita. Tornerà dall’aldilà il suo fantasma a dettare all’avido Hermann il segreto delle tre carte vincenti?
Ne “La Dama di picche”, Puškin racconta una storia sui vizi umani, quali l’avidità, l’indifferenza e l’ipocrisia, così come il desiderio di arricchirsi senza troppi sforzi, e li mescola al fascino del gotico e del soprannaturale. La dama di picche diventa fra le sue pagine l’incarnazione del destino avverso, della punizione e della follia.
Il racconto acquistò presto un’immensa popolarità tra i lettori in Russia e in Europa, ispirando le opere di compositori russi e francesi, tra cui Pyotr Ilyich Tchaikovsky, con la sua splendida versione operistica.
In questa edizione, la prosa magistrale di Puškin è presentata nella traduzione di Leone Ginzburg, attualizzata nella a revisione testuale di Armando Calvino. Arricchisce il testo un’ampia raccolta di illustrazioni, tra cui le immagini a colori di Karel de Nerée tot Babberich, artista simbolista olandese, e quelle di Aleksei Ilyich Kravchenko, illustratore, incisore e pittore sovietico.