Diomede è dopo Ulisse e Achille l'eroe più citato nell'Iliade. Sul suo destino dopo la caduta di Troia sono nate molte leggende che raccontano dei suoi viaggi nel mare Adriatico, in esilio dalla sua Argo. A Diomede viene attribuita la scoperta delle isole Tremiti o "Diomedee", e la fondazione di numerose città ( una cinquantina!) fra cui Ancona, Adria e Pola. L'eroe avrebbe insegnato alle popolazioni locali come allevare i cavalli, l'arte della navigazione e molti aspetti della coltivazione della vite e dell'ulivo. Il nome antico di Cervia era Ficocle, nome che deriva dal greco antico e che significa "il luogo dove crescono le alghe". Chi furono i greci che diedero questo nome alla località nora per le sue saline. La produzione del sale fino dall'antichità era molto ambita perchè il sale era una grande risorsa, "l'oro bianco". Quindi Ficocle, poi Cervia ebbe un ruolo importante nell'economia locale. Il racconto inizia immaginando dell'incontro di Diomede con la popolazione del villaggio che si chiamerà Ficocle, per sfruttarne, insieme con i locali, della potenziale ricchezza del sale, organizzando un commercio con le popolazioni del Nord . La leggenda si alterna con un'intervista immaginaria, che si svolge al giorno d'oggi, con un misterioso magnate di origini romagnole. Quest'ultimo "racconta" al giornalista la storia di Cervia da Ficocle a Cervia vecchia, fino a Cervia nuova voluta, così com'è ora, dai papi del XVII secolo. Così si alternano personaggi antichi e fatti moderni e storici toccando diversi punti anche controversi della storia della cittadina costiera romagnola.
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