È primavera ancora

È primavera ancora
di Giovanni Abruzzese

Il prof. Antonio Venditti, Preside per oltre 30 anni nella scuola veliterna, autore di numerosi scritti, di poesia, prosa, teatro… ha pubblicato il suo ultimo libro di poesie: “È primavera ancora”, con pregevoli Dipinti, in copertina e all’interno, di Agostino De Romanis.
Già nel titolo si coglie appieno l’intento intellettuale e sentimentale che il lettore vi troverà. Il termine “primavera” rimanda al momento dell’anno in cui si rinnova la vita che era assopita nei rigori dell’inverno. Per il nostro autore, si tratta di reminiscenze di momenti che tornano ad affacciarsi, che si fanno nuovamente presenti alla coscienza: momenti carichi di tenerezza, di lieta condivisione, di gioia e intensi sentimenti. Con l’avverbio: “ancora”, esprime, con evidente nostalgia, ma anche gratitudine, la possibilità di godere del ricordo di momenti che hanno segnato la sua esistenza. A fianco di eventi che hanno rallegrato il suo animo, sono sempre presenti i motivi di sdegno per le ingiustizie, le arroganze, le falsità, i complotti, le disonestà… contro cui ha dovuto reagire soffrendone fino al midollo, ma combattendoli con indomito fervore. Ciononostante, sono le perentesi positive che gli hanno dato la forza di sopportare l’angoscia e rendergli, rinnovata, la certezza che oltre quelle nubi, splende “ancora” un sole radioso.
Ognuno di noi, attraversa la vita, partendo da una primavera, estate: l’infanzia, la giovinezza, col tempo si ritrova a vivere un autunno, inverno: l’età matura e la vecchiaia. L’A. sa di attraversare quest’ultimo tratto della sua esistenza e, come sa fare un’anima sensibile, nobile e realista, ripercorre idealmente il suo percorso di vita e giudica il suo operato. Vi trova motivi di rimpianto, di rimorso, ma anche di soddisfazione, di tenere sensazioni, sentimenti, di valori praticati, di laboriose e impegnative attività sostenute con spirito di servizio, dedizione, fedeltà…
Il suo verso è libero, non imbrigliato da metriche, figure retoriche troppo stringenti. Ricorre per lo più alla metafora per rendere il testo polisemico: ritrae l’uomo che lo ha composti. I versi sono come tasselli di puzzle che delineano la figura di un essere “Comune”, anzi l’Essere presente in ogni individuo che si riflette nel suo simile perché tutti originati dalla medesima semenza (come ebbe a dire il sommo poeta, Dante Alighieri).
Per saggiare la dolcezza di questa bella arte, la poesia nata dalla penna di Antonio Venditti, riporterò alcuni versi di “È primavera ancora”.
• Quando il padre posa lo sguardo sui suoi figli e il nonno sui nipoti, in “Incanto infantile”:
“… l’incanto dei figli che scrutavano in noi / In sguardi e parole / il persistere del mondo / innocente di felicità. /… trasmesso ai nipoti / belli come fiori / e stelle lucenti.
• Considerando la “semenza” da cui tutti proveniamo (Dio onnipotente), in “Oltre la zona buia”:
Per non bloccare / i sentimenti / prorompenti come / il sorgere del sole/ … si deve salire / oltre la zona buia / spinti dalle risorse / incontaminate / dell’essere.
• Per condannare l’idea di supremazia dell’uomo sull’uomo e sulla natura, in “Come lucciole”:
… L’orbe terraqueo / non è proprietà / degli egoisti turgidi / ma della Luna e del Sole / che elargiscono a tutti / beni di vita.
• Per ricordare l’unicità e la sacralità del nostro essere, in “Il tuo corpo”:
Porti in giro / il tuo corpo / … che sia bello / o sgraziato / … poco importa /… esso è la misura / che sta nei valori / della tua esistenza.
• Per lodare la VERITA’, in “Amica veritas”:
… La verità è lo sguardo / acuto dell’aquila / amante fedele del sole / che non concepisce un’ombra / nella storia d’amore.
• Per trattare la relazione tra familiari, in “Dolcezza”:
Il mio dovere il tuo / è la dolcezza /… Se ti allontani / è l’eclissi: / la mia vita s’oscura.
• Trattando il tema dell’ambiente, in “L’ ecologo”:
L’ecologo è il poeta / che parla agli animali / e sa ascoltarne le voci / univoche.
• Trattando il tema del rispetto tra gli uomini e verso la natura, in “Non violentare”:
… Vivi soltanto del tuo / e non ritorcere / l’ingiustizia sugli altri. / Non distruggere / e non deturpare.
• Riferendosi al valore della fede e alla bontà del messaggio cristiano, in “Tuo fratello Cristo”:
Se porti Cristo / stampato nel cuore /… Non spargere parole, /solo rumori vacui / di vento, / ma effondi atti / di amore e di fede / silenziosi.

Leggere i versi di quest’opera, obbliga il lettore a fare i conti con la propria coscienza, a riscoprire la reminiscenza della sua anima nobile anche se involgarita, vitale anche se stanca, sensibile anche se anestetizzata, coraggiosa anche se atterrita, politica anche se solipsistica, fiera anche se umiliata … Insomma induce a riscoprire che, nonostante tutto, … È primavera ancora!

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Non ci sono ancora recensioni o articoli