Ancora una volta Mark Kurlansky rivolge la sua attenzione a un comune elemento domestico con una storia lunga e intrigante, il sale, attraverso cui rileggere l’intera storia dell’umanità.
Uomini e animali non possono vivere senza sale. Per questo è stato per millenni una delle merci più ricercate. Usato come mezzo di pagamento, fece nascere rotte commerciali attraverso deserti e oceani, ha influenzato la creazione di nuove città, scatenato guerre e ribellioni. Essenziale nei processi di mummificazione, nella conservazione dei cibi, era un simbolo di fertilità e stimolò l’ingegno di scienziati e inventori, impegnati a inventare nuovi metodi per ottenerlo. Omero la chiamava sostanza divina. Platone lo descrisse come particolarmente caro agli dei.
Come Mark Kurlansky racconta brillantemente, il sale ha plasmato la civiltà fin dall’inizio, e la sua storia è una parte spesso sorprendente della storia dell’umanità. Mentre le tasse sul sale hanno assicurato imperi in tutta Europa e in Asia, hanno anche ispirato rivoluzioni: la marcia del sale di Gandhi nel 1930 ha dato inizio al rovesciamento del dominio britannico in India.
Dalla provincia rurale del Sichuan, dove viene prodotta l’ultima salsa di soia fatta in casa, alle sorgenti salate del Cheshire che rifornivano di sale tutto il mondo, Mark Kurlansky ha prodotto un caleidoscopio della storia mondiale, un capolavoro a più livelli che fonde questioni politiche, commerciali, scientifiche, documenti religiosi e culinari in un racconto ricco e memorabile.
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