LO SCALCO PRATTICO: L’Arte dei Banchetti nella Roma Barocca

"Lo Scalco Prattico," scritto da Vittorio Lancellotti e pubblicato a Roma nel 1627, è considerato uno dei trattati di scalcheria più originali del suo tempo. Questo manuale non solo ci racconta cosa si mangiasse all'epoca, ma offre anche uno spaccato affascinante della cultura gastronomica e del ricevimento presso le corti cardinalizie romane del XVII secolo. Dalle liste degli invitati del più alto rango nel mondo, tra cui Papi, Reali, Governatori, Principi e Cardinali, si riescono a intuire trame di relazioni diplomatiche che, alla luce degli eventi dell'epoca, ci fanno comprendere quanta della politica internazionale, se non decisa, venisse sancita a tavola.
Ideatore e artefice di solenni imbandigioni, Lancellotti presenta un repertorio gastronomico vastissimo, con proposte singolari ed estrose. Ogni pranzo descritto è un susseguirsi di portate dettagliate che includono trionfi, fantasiose composizioni di salumi, arrosti, fritti, pesci, minestre e sontuose creazioni di frutta. Tra le innovazioni più notevoli vi sono le elaborate sculture di burro e marzapane, che incantavano gli ospiti con la loro precisione artistica.
"Lo Scalco Prattico" rimane un'opera fondamentale nella storia della gastronomia italiana, rappresentando un'importante testimonianza della cultura e della società del suo tempo. Le innovative tecniche di presentazione e la cura meticolosa dei dettagli di Lancellotti hanno lasciato un'impronta duratura nell'arte della scalcheria e nei banchetti di corte.

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