Le mie Prigioni

Compra su Amazon

Le mie Prigioni
Autore
Silvio Pellico
Pubblicazione
02/09/2024
 Il libro italiano più letto dell’Ottocento. Silvio Pellico descrive il dolore e la ruvidità del quotidiano di dieci interminabili anni di dura prigionia. Ma egli non cerca vendetta, bensì parla di segni d’amore che emergono dall’animo delle persone, i suoi carcerieri. Privato di tutto, trova e rinnova la sua fede in Dio, ma anche negli uomini.  “Fa ch'io discerna pure negli altri qualche dote che loro m'affezioni; io accetto tutti i tormenti del carcere, ma deh, ch'io ami! deh, liberami dal tormento d'odiare i miei simili!” Il suo libro di memorie sarà uno strumento potente, che contribuirà a scardinare la granitica forza dell’Impero austriaco. Le mie prigioni,  pubblicato nel 1832, è un libro di memorie di Silvio Pellico che inizia  con il suo arresto, il 13 ottobre 1820 e si conclude con la ritrovata libertà, il 17 settembre 1830. Dieci anni di carcere duro, in sostituzione alla pena di morte. Ci si aspetterebbe un libro di denuncia a forte connotazione politica. Invece, Pellico ebbe come filo conduttore l’importanza della fede, e forse non si rese conto, in un primo momento, che quel libro avrebbe avuto grande accoglienza per l’implicito spirito patriottico. L’opera ebbe un successo inimmaginabile.

L’Autore: Silvio Pellico nasce il 24 giugno del 1789 a Saluzzo, secondogenito di Onorato Pellico e Margherita Tournier. Studia a Pinerolo, per poi spostarsi a Torino e successivamente in Francia, a Lione. Appassionato di  letteratura classica, rientra in Italia nel 1809, stabilendosi a Milano, dove fa l’insegnante di francese e scrive opere tra cui Francesca da Rimini. Frequenta Ugo Foscolo e Vincenzo Monti.  Quando cade il regime napoleonico, Pellico diventa componente della setta segreta dei Federati. Lo scrittore viene arrestato dalla polizia austriaca e conosce la terribile prigione dei Piombi di Venezia, e poi quella dell'isola di Murano, dove rimarrà fino al 1821. Viene deportato alla fortezza di Spielberg, a Brünn, oggi Brno, e la sua dura prigionia durerà fino al 1830. Il suo libro-testimonianza Le mie prigioni viene scritto dopo la scarcerazione, e la popolarità sarà da subito molto grande. Silvio Pellico muore il 31 gennaio 1854.    

Il curatore: Giampietro De Angelis è membro fondatore di Omnibus Omnes, che si occupa di sensibilizzazione su tematiche legate ai diritti umani, problematiche sociali, la salvaguardia culturale dei popoli indigeni. Si interessa d’arte, da appassionato ed hobbista. In particolare, le arti figurative e letterarie. Ha al suo attivo la raccolta “All’ombra del punto”, selezione di brevi racconti.

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Non ci sono ancora recensioni o articoli

Altri libri di Silvio Pellico

Le mie prigioni

Le mie prigioni di Silvio Pellico UTET

Silvio Pellico, scrittore, poeta e patriota italiano di origine piemontese, ha vissuto a cavallo fra il XVIII e il XIX secolo. Molta della sua fama è legata all’opera scritta durante i duri anni di carcere, dal titolo Le mie prigioni. Pubblicata nel 1832, racconta l’esperienza di prigionia dello scrittore, dapprima ai Piombi di Venezia e poi nella fortezza dello Spielberg, in Moravia: prigionia...

Le mie prigioni

Le mie prigioni di Silvio Pellico Ilary P

"Le mie prigioni" è una delle opere più significative del giovane Silvio Pellico, scritto nella prima metà del 1800, quando Pellico decide di affiliarsi alla Carboneria per seguire i propri ideali di libertà e riscossa anti-austriaca. Proprio il giorno dopo questa sua scelta, l'Austria decreta la pena di morte per i carbonari della LombardiaIn questo diario la sua storia assume una duplice ...

Le mie prigioni (Emozioni senza tempo)

Le mie prigioni (Emozioni senza tempo) di Silvio Pellico Fermento

Nel contesto storico di grande fermento che travolse l'Europa nella prima parte dell'Ottocento, dando vita non soltanto a guerre e moti rivoluzionari ma anche innescando spunti indimenticabili per le arti di ogni genere, quest'opera di Silvio Pellico entra di diritto nella narrativa senza tempo pur partendo da un contesto autobiografico. Arrestato nel 1820 perché membro della setta segreta dei...

Le mie prigioni: La prigionia di Silvio Pellico nel carcere dello Spielberg

Le mie prigioni: La prigionia di Silvio Pellico nel carcere dello Spielberg di Silvio Pellico Edizioni Big Bang

Tratto da "Parliamo dell'elefante", di Leo Longanesi. 1° marzo 1938. Rileggo "Le mie prigioni", libro splendido, perfetto. Ogni riga è meditata, calcolata con astuzia estrema. Accanto alla "Capanna di zio Tom" è il più bel libro di propaganda politica che sia mai stato scritto. Per abbattere l'Austria valsero più due capitoli delle "Mie prigioni" che due reggimenti di Lamarmora.

Silvio Pellico - Le mie prigioni (RLI CLASSICI)

Silvio Pellico - Le mie prigioni (RLI CLASSICI) di Silvio Pellico

Scarica un estratto GRATIS e inizia a leggere subito! Questo ebook ha: INDICE LINKATO. “Le mie prigioni” è un documento. Silvio Pellico arrestato dall’impero austriaco per associazione alla carboneria e condannato alla reclusione nel carcere di Brno, scontò la pena dal 1820 al 1830. La forza con cui l’autore ha saputo rendere le condizioni fisiche mentali sentimentali ed emotive nonché gli...

Le mie prigioni: Silvio Pellico

Le mie prigioni: Silvio Pellico di Silvio Pellico

Ne “Le mie prigioni” Silvio Pellico racconta l’esperienza carceraria e la sua lenta rinascita spirituale. È significativo che l’autore non entri nel merito della politica e delle ideologie per le quali è stato condannato. Questo aspetto è chiarito seccamente già dal primo paragrafo: «simile ad un amante maltrattato dalla sua bella, e ...