Zio Vanja (Collezione di teatro Vol. 138)

«Il personaggio principale di Zio Vanja (1896) non è Zio Vanja, ma il Professore. La fittizia rispettabilità, la goffaggine, l'abito e il cerimoniale a sprosito dànno a Serebrjakòv un carattere di sussiegoso pagliaccio. Il suo primo ingresso si può considerare un'autentica "entrée" clownesca. Ai nostri occhi egli appare contiguo talvolta ad uno dei Fratellini, talvolta ai grassoni maligni delle comiche chapliniane. Il giuoco col plaid, l'attrezzería di medicali boccette, i pomposi sermoni, il "si faccia fare una nuova fotografia", con cui Maria Vasílievna prende da lui congedo: molti elementi concorrono a porre in risalto la ridicolezza da circo di questa "tinca sapiente", di questo trombone, che immagino enorme testa asinina, adornata dal fiotto di una cappelliera rigogliosa e rossiccia»
Dall'Introduzione di Angelo Maria Ripellino

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