Una così breve distanza ci separa

«UN TALENTO INCREDIBILE… NATURALE, EMOZIONANTE, INEVITABILE». RICHARD FORD



Austin, Texas, una sera d’autunno inoltrato. Zadie, Elizabeth e Meredith stanno chiudendo la gelateria in cui lavorano. Entrano due uomini. Pochi minuti dopo il locale è in fiamme, le tre ragazze sono sul pavimento, legate, nude. Uccise.
Le indagini sono difficili: l’incendio e l’acqua hanno cancellato ogni traccia; gli assassini sono spariti nel nulla.
La vita di chi resta è stravolta per sempre, e sono i sopravvissuti i protagonisti di questo straordinario romanzo a più voci: da Kate, madre di due delle ragazze uccise; Hollis, veterano della guerra in Iraq dalla mente confusa che vive per strada nella sua «macchina decorata»; Jack, il pompiere che per primo è entrato nella gelateria incendiata; Michael, che quella notte doveva solo fare il palo e guidare la macchina... Ognuno di loro deve convivere coi propri fantasmi, e i fantasmi stessi, le ragazze, di tanto in tanto prendono la parola, in capitoli di grandissima forza emotiva.
Una così breve distanza ci separa è anche un giallo, ma è molto più di questo. È la descrizione di una comunità toccata dalla violenza più brutale, dei suoi tentativi di andare avanti e della sua necessità di fare i conti con l’inconcepibile. Con stupefacente maestria, la scrittura di Scott Blackwood fonde poesia e inflessibilità, sa trattare il dolore con una dura tenerezza, affacciandosi sugli abissi più terribili dell’animo umano. In un libro potente e bellissimo.

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