Tre sorelle (Collezione di teatro Vol. 40)

«Racconta Stanislavskij che alla fine della prima lettura delle Tre sorelle gli attori piangevano, ed esclamavano "che dramma!" o "che tragedia!" A tali parole Cechov si rabbuiò, si alzò e usci dal teatro. Stanislavskij, che lo rincorse fino a casa, lo trovò non solo afflitto e depresso, ma fuori di sé. Aveva scritto un vaudeville, e gli attori lo prendevano per un dramma! (Questa reazione mi ricorda quella, opposta, dei "conoscitori" romani di Cechov, che alle recite delle Tre sorelle lanciavano sguardi terribili e scandalizzati ai malcapitati in mezzo al pubblico che osavano ridere a situazioni e a battute scritte per far ridere)».
Dalla Prefazione di Gerardo Guerrieri

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Non ci sono ancora recensioni o articoli

Altri libri di Anton P. Cechov

Atti unici (Collezione di teatro Vol. 262)

Atti unici (Collezione di teatro Vol. 262) di Anton P. Cechov EINAUDI

Rispetto alle prime prove drammatiche la tetralogia non è semplicemente una fase più matura: essa ha il senso di un passaggio dalla naturalità all'astrazione. Come nel giovane Kandinskij dai lavori Jugendstil osserviamo emergere magicamente le forme astratte, così in Cechov dal dramma tradizionale si arriva, in tutta la tetralogia a quell'"opera astratta come una sinfonia di Cajkovskij" di cui ...

Zio Vanja (Collezione di teatro Vol. 138)

Zio Vanja (Collezione di teatro Vol. 138) di Anton P. Cechov EINAUDI

«Il personaggio principale di Zio Vanja (1896) non è Zio Vanja, ma il Professore. La fittizia rispettabilità, la goffaggine, l'abito e il cerimoniale a sprosito dànno a Serebrjakòv un carattere di sussiegoso pagliaccio. Il suo primo ingresso si può considerare un'autentica "entrée" clownesca. Ai nostri occhi egli appare contiguo talvolta ad uno dei Fratellini, talvolta ai grassoni maligni ...

Il gabbiano (Collezione di teatro Vol. 135)

Il gabbiano (Collezione di teatro Vol. 135) di Anton P. Cechov EINAUDI

« Il Gabbiano è anche un'allegoria spietata di quel male inevitabile, di quel fumoso ed ubriaco fuoco di rèsina, che è l'invaghimento di un quarantenne per una fanciulla, e, viceversa, l'estatica infatuazione di una fanciulla per un quarantenne. Trigòrin cerca evasioni e rifiorimento nell'amore di Nina che incarna la giovinezza, e la giovinezza Nina rifugge il giovane Trepliòv innamorato, per ...

Il giardino dei ciliegi (Collezione di teatro Vol. 85)

Il giardino dei ciliegi (Collezione di teatro Vol. 85) di Anton P. Cechov EINAUDI

"Il giardino dei ciliegi", l'ultima e, secondo un parere largamente concorde della critica, la più lirica delle opere teatrali di Cechov, nacque con dolorosa lentezza tra il 1902 e il 1903 per la maggior parte a Jalta, dove Anton Pavlovic, minato dalla tubercolosi, si era stabilito già dall'autunno del '99. La vicenda di Ljubov' Andreevna Ranevskaja e della sua famiglia rispecchia la crisi di ...