Salons (Biblioteca Adelphi)

Nel 1986 l’editore Franco Maria Ricci sottopose allo sguardo di Giorgio Manganelli immagini disparate: tabacchiere e stemmi come celebri quadri e affreschi, vetri preziosi e fotografie, disegni e frammenti di templi. Immobile al suo tavolo di scrittore, Manganelli elaborava prosa sulla base di queste immagini, scriveva cronache di visite immaginarie come un nuovo Diderot che ci offra resoconti di sempre rinnovati "Salons". E il risultato fu una variazione trascendentale di quello stile avvolgente e onnipervasivo di cui Manganelli era maestro. Possiamo essere certi che quanto quello stile gli ha dettato non si sovrapporrà ad alcunché sia già stato detto dagli storici dell’arte o dai cultori delle varie materie. E possiamo essere certi che le sue parole si annideranno a lungo nella nostra memoria. E quando leggeremo che certi gessi rivelano «la tristezza della neve mentale» sapremo subito a chi dobbiamo questa composizione verbale.
Salons raduna articoli apparsi nel 1986 sulla rivista «FMR».

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Non ci sono ancora recensioni o articoli

Altri libri di Giorgio Manganelli

Centuria (Biblioteca Adelphi Vol. 308)

Centuria (Biblioteca Adelphi Vol. 308) di Giorgio Manganelli

«Il presente volumetto racchiude in breve spazio una vasta ed amena biblioteca; esso infatti raccoglie cento romanzi fiume, ma così lavorati in modi anamorfici, da apparire al lettore frettoloso testi di poche e scarne righe. Dunque, ambisce ad essere un prodigio della scienza contemporanea alleata alla retorica, recente ritrovamento delle locali Università. Libriccino sterminato, insomma; a ...

Lettere senza risposta

Lettere senza risposta di Giorgio Manganelli Nottetempo

In questo libro sono raccolti due gruppi di lettere senza risposta, che dialogano da lontano in modo obliquo e inatteso: le lettere d’amore inedite indirizzate da Giorgio Manganelli a Viola Papetti; e quelle che Maria Corti, la grande italianista, chiese a Viola Papetti dopo la morte dello scrittore per raccontarle Manganelli: un Manganelli privato, se cosí si può definire un essere tanto ...

La notte (Biblioteca Adelphi)

La notte (Biblioteca Adelphi) di Giorgio Manganelli Adelphi

Per lunghi anni, mentre «le autorità politico-religiose» erano «riunite in conclave estetico, per decidere se la letteratura» fosse «fatua o semplicemente criminosa», Giorgio Manganelli esplorò instancabilmente quella che qui viene definita «sostanza notte» – da non confondere con la «notte accidentale» che tutti conosciamo, «cosa senza paragone diversa». Una notte integra e compatta, che ha «...

Il presepio (Biblioteca Adelphi)

Il presepio (Biblioteca Adelphi) di Giorgio Manganelli Adelphi

Esiste, certamente, una felicità natalizia – ma essa è intrecciata indissolubilmente a una «infelicità natalizia». Ogni vera festa è gioiosa e angosciosa – e perderebbe senso se uno solo dei suoi elementi prevalesse sino a far dimenticare l’altro. Mai questo appare con evidenza così provocatoria come per il Natale, poiché «si sa che al Natale non si dà fuga; in nessun modo». Anni fa (non ...

Encomio del tiranno: Scritto all'unico scopo di fare dei soldi (Fabula)

Encomio del tiranno: Scritto all'unico scopo di fare dei soldi (Fabula) di Giorgio Manganelli Adelphi

Più volte, nell’opera di Manganelli, era affiorata la figura del Buffone, come del personaggio che è il luogo naturale della letteratura e di ogni invenzione di storie. Ma solo in questo libro il Buffone si presenta direttamente sulla scena e parla da capo a fondo, in un romanzo che contiene in sé tanti romanzi (fra cui un irresistibile romanzo di spionaggio), come se la voce narrante, che ...

Lunario dell'orfano sannita (Piccola biblioteca Adelphi)

Lunario dell'orfano sannita (Piccola biblioteca Adelphi) di Giorgio Manganelli Adelphi

Fu un incontro micidiale e memorabile, quello fra la scrittura di Giorgio Manganelli e la realtà di tutti i giorni. Il fiammeggiante teorico della letteratura come essere autosufficiente e barricato in se stesso contro ogni pretesa della realtà investiva ora con temerarie incursioni ogni sorta di plaghe del mondo circostante – oltre tutto scegliendole dispettosamente fra quelle meno frequentate...