Valerio di Prule

E’ la storia di un ragazzo che, ancora giovane andò a finire a lavorare sui pescherecci di Mazara del vallo, cittadina della Sicilia con un porto peschereccio molto attivo.

Ancora tredicenne, si imbarcò per una battuta di pesca,vicino le coste libiche, per la durata di circa un mese, in cui partì bambino e ritornò uomo.

La vita dura, quasi estrema a bordo la barca, l’arroganza dei grandi, lo sfottò, la loro prepotenza, assieme a tutto il resto fecero in modo di rendere la vita a Valerio un autentico inferno.

Ma lui resistette e abbandonato quel peschereccio, continuò con altri fino a trovare una sistemazione migliore.

Lavorò sempre di seguito, perché la famiglia era molto bisognosa, lottò continuamente con il mare e le sue tempeste, andando a finire per ben tre volte sotto il mare e salvandosi sempre per pure miracolo grazie al suo “LUI”, lottò con le navi da guerra della Tunisia e della Libia, rischiando la cattura e la prigionia, come rischiò la vita con le mitragliatrici libiche.

Andò a lavorare in Oceano Atlantico, con una piccola barca affrontando una tempesta terribile e salvandosi grazie all’aiuto divino.

Girò il mondo andando a lavorare nel golfo Persico, fra tribù selvatiche, arabi e negri, sempre in pericolo, ma alla fine finendogli sempre bene.

Il servizio militare lo salvò da quella vita, regalandogli due anni di vita relativamente tranquilla, facendo delle crociera con la nave San Giorgio, una in nord America e una in sud America, risultate poi bellissime.

Dopo un tentativo di lasciare quel lavoro, complice una storia d’amore con una ragazza romana. Ma il tutto finì male e ritornò a quel lavoro che odiava tanto, riprendendo le lotte con il mare e le tragedie che erano sempre presenti, le navi da guerra che erano diventate più agguerrite e, la costante paura di finire male.

All’età di venticinque anni, Valerio si sentiva inutile, senza futuro, senza speranza, senza certezze, senza un amore sincero, aveva delle ragazze con cui usciva, ma per lui non contavano, l’amore vero non lo trovava.

In preda alla disperazione aveva deciso di andare a lavorare con le grosse navi che stavano sempre in mezzo al mare, si rivolgeva sempre al suo “LUI” che, ancora una volta lo aiutò.

Una ragazza innamoratosi di lui, costruendo il suo futuro con lui, facendo un grande sacrificio, gli fece lasciare il mare definitivamente.

Un romanzo vero, autentico, reale, in cui avventura e azione, si intrecciano fra di loro, il modo scorrevole e intenso lo fanno leggere tutto di un fiato.



I commenti di chi l’ha già letto sono tutti positivi, con frasi tipo: non vedo l’ora di finirlo, mi appassiona tanto, ho il pensiero a continuare a leggerlo.

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Non ci sono ancora recensioni o articoli