La 194 ha fallito: Perché la legge sull'aborto non ha conseguito nemmeno uno dei suoi obiettivi

La campagna mediatica, spasmodica e martellante, che ha portato alla legalizzazione dell’aborto, si è basata in Italia (così come in molti Paesi del mondo), sulla necessità di porre fine alla “piaga” dell’aborto clandestino. L’aborto legale fu presentato come il “male minore” rispetto al “male maggiore” di milioni di aborti clandestini e migliaia di donne che morivano a causa delle “mammane”. La legalizzazione dell’aborto avrebbe, perciò, permesso di raggiungere due fondamentali obiettivi: cancellare l’aborto illegale e i suoi pericoli e, grazie alla pratica assistita negli ospedali, tutelare la salute e la vita delle donne. Il 22 maggio 1978, con la legge n. 194, il Parlamento italiano legalizzava l’interruzione volontaria della gravidanza. Oggi, dopo quasi quarant’anni di applicazione della legge 194, possiamo decretare con certezza il suo fallimento: nessuno dei due obiettivi basilari che si trovano alla radice della legalizzazione dell’aborto è stato raggiunto.

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