La tortura del silenzio. Storia di Marius Oprea, cacciatore dei criminali di regime (Le vele)

“Il Simon Wiesenthal dei crimini del comunismo rumeno” PAOLO RUMIZ.“Conosco Marius Oprea per i suoi interventi contro i residui del totalitarismo in Romania. Ho deciso di sostenerlo pubblicamente affinché possa continuare, con i suoi collaboratori, le indagini sui crimini del comunismo”. HERTA MÜLLER, premio Nobel per la letteratura. Marius Oprea è un archeologo unico nel suo genere. Dissidente all’epoca di Ceau?escu e successivamente fondatore dell’Istituto per la ricerca sui crimini del comunismo, setaccia la Romania alla ricerca di storie mai dimenticate ma da decenni passate sotto silenzio, a testimonianza delle quali oggi resta poco. Restano le ossa di vittime assassinate dalla Securitate, la polizia politica rumena, e sepolte poco lontano dai villaggi come monito. Rimangono i resti dei vescovi e dei sacerdoti greco-ortodossi rinchiusi e martirizzati. Resta una storia della Romania quasi sconosciuta tutta da riscrivere. Dall’incontro di Oprea con Guido Barella sono nate un’amicizia e una stretta frequentazione, ma anche l’occasione per raccontare una storia profonda e avventurosa, che affonda le sue radici nella storia dell’Europa e della follia dei totalitarismi.

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