Diario di un patto d'amore
- Autore
- Daniela Cardo
- Editore
- Daniela Cardo
- Pubblicazione
- 09/05/2014
- Categorie
Silvia, all’età di diciannove anni, incontra Piero e tra i due nasce subito un tenero amore, che giorno dopo giorno si rivela forte e determinato.
Non è ancora trascorso un mese dal loro primo incontro quando Piero comunica ai genitori di Silvia quanto le sue intenzione siano serie e questo li mette in allarme, incapaci di comprendere il motivo di tanta fretta e di tanta sicurezza.
Ne scaturisce una serie di contrasti e di ostacoli che culmina, pochi mesi dopo, quando alcune indagini mediche portano a scoprire che Piero è gravemente malato.
Il verdetto degli specialisti è terribile: un tumore gli concede solo sei mesi di vita.
Silvia disperata cerca conforto nella sua famiglia che invece la consiglia di lasciare Piero al suo destino per pensare a rifarsi una vita, convinti che diciannove anni siano troppo pochi per sacrificarsi per un giovane conosciuto solo alcuni mesi prima.
Silvia non prende neppure in considerazione questa possibilità e cerca consolazione nelle parole del suo confessore che la aiuta a comprendere il senso di ciò che le sta accadendo: attraverso quel grande dolore scoprirà il senso della sua vita.
Con tutte le sue forze e la sua fede prega, come ormai faceva ogni giorno, in una piccola chiesa, chiedendo al Cristo, che pietosamente sembra guardarla dalla Sua Croce, di prendere metà della vita che a lei rimarrebbe da vivere per donarla a Piero a cui non rimane più molto tempo. Un patto che nessuno potrebbe comprendere, o forse credere possibile, e che a nessuno Silvia confesserà mai.
I mesi si susseguono, difficili e dolorosi tra lunghi ricoveri, cure devastanti e speranze negate, nessun segno di quella guarigione che Silvia, contro ogni ragionevole previsione, continua comunque a credere possibile, sola contro tutti e tutto.
Non è ancora trascorso un mese dal loro primo incontro quando Piero comunica ai genitori di Silvia quanto le sue intenzione siano serie e questo li mette in allarme, incapaci di comprendere il motivo di tanta fretta e di tanta sicurezza.
Ne scaturisce una serie di contrasti e di ostacoli che culmina, pochi mesi dopo, quando alcune indagini mediche portano a scoprire che Piero è gravemente malato.
Il verdetto degli specialisti è terribile: un tumore gli concede solo sei mesi di vita.
Silvia disperata cerca conforto nella sua famiglia che invece la consiglia di lasciare Piero al suo destino per pensare a rifarsi una vita, convinti che diciannove anni siano troppo pochi per sacrificarsi per un giovane conosciuto solo alcuni mesi prima.
Silvia non prende neppure in considerazione questa possibilità e cerca consolazione nelle parole del suo confessore che la aiuta a comprendere il senso di ciò che le sta accadendo: attraverso quel grande dolore scoprirà il senso della sua vita.
Con tutte le sue forze e la sua fede prega, come ormai faceva ogni giorno, in una piccola chiesa, chiedendo al Cristo, che pietosamente sembra guardarla dalla Sua Croce, di prendere metà della vita che a lei rimarrebbe da vivere per donarla a Piero a cui non rimane più molto tempo. Un patto che nessuno potrebbe comprendere, o forse credere possibile, e che a nessuno Silvia confesserà mai.
I mesi si susseguono, difficili e dolorosi tra lunghi ricoveri, cure devastanti e speranze negate, nessun segno di quella guarigione che Silvia, contro ogni ragionevole previsione, continua comunque a credere possibile, sola contro tutti e tutto.
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