Famiglie nobili di Cosenza
- Autore
- Vincenzo Napolillo
- Editore
- Nuova Santelli Edizioni
- Pubblicazione
- 18/01/2014
- Categorie
Gli storici del passato definirono Cosenza città "antichissima e nobilissima". Quali dunque le sue origini?
Elia D'Amato, nella Relazione del 4 agosto 1712, pubblicata da Serafino Montorio nel suo Zodiaco, sfatò il mito, protrattosi fino a oggi, che Cosenza fu sempre autonoma poiché fu città demaniale. Purtroppo l'elenco dei diversi dominatori o "padroni" della città non è breve.
Menzionata da Strabone come città dei Bretti (secondo il nome greco) o dei Bruzi (secondo il nome latino), Cosenza fu fondata da un gruppo di servi che fuggirono dall'antica Lucania o, come vuole una tradizione meno accreditata, fu edificata in nome della giovane Brettìa, che aprì le porte a 600 Africani assoldati da Dionisio il Giovane. Aulo Giano Parrasio pensò, invece, che Cosenza avesse avuto la sua origine da Brezio, figlio di Ercole e di Balezia...
Elia D'Amato, nella Relazione del 4 agosto 1712, pubblicata da Serafino Montorio nel suo Zodiaco, sfatò il mito, protrattosi fino a oggi, che Cosenza fu sempre autonoma poiché fu città demaniale. Purtroppo l'elenco dei diversi dominatori o "padroni" della città non è breve.
Menzionata da Strabone come città dei Bretti (secondo il nome greco) o dei Bruzi (secondo il nome latino), Cosenza fu fondata da un gruppo di servi che fuggirono dall'antica Lucania o, come vuole una tradizione meno accreditata, fu edificata in nome della giovane Brettìa, che aprì le porte a 600 Africani assoldati da Dionisio il Giovane. Aulo Giano Parrasio pensò, invece, che Cosenza avesse avuto la sua origine da Brezio, figlio di Ercole e di Balezia...
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