La versione del Popi: Il '68 e le sue prigioni

Le memorie di un protagonista del ’68 italiano che, da acclamato leader, viene travolto dal fango e da un linciaggio morale che gli spezza la vita in due. Accusato di stupro, finisce in prigione e subisce svariati processi, per essere infine assolto con formula piena e da un giudice donna. Il fatto non costituisce reato.Intanto, però, la tragedia gli stravolge l’esistenza. E mentre gli altri, finiti gli anni gloriosi, smarriscono la rotta o si preparano sul serio a diventare la futura classe dirigente, lui cerca di riagguantare la vita da un’altra parte. Dall’insegnamento militante passa con successo alla finanza, con qualche breve ritorno alla politica.Un racconto rapsodico e febbrile, dove la vita personale del protagonista e i suoi affari, di cuore e di business, si intrecciano indissolubilmente con un’importante pagina della recente storia del nostro paese. E nell’atmosfera nebbiosa e onirica della memoria, personaggi realmente esistiti noti e meno noti si susseguono a fatti realmente accaduti in un impietoso racconto, dove il sarcasmo fa da laica sponda a una profonda amarezza.

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