Casalinghitudine: Con una nota dell'autrice
- Autore
- Clara Sereni
- Editore
- Giunti
- Pubblicazione
- 25/11/2015
- Categorie
È il 1987 quando in libreria appare "Casalinghitudine" e le ricette di cucina entrano a pieno titolo nella nostra letteratura. Allora non si poteva immaginare che quel libriccino sarebbe diventato un piccolo classico e che quel titolo sghembo avrebbe conquistato il proprio posto nei dizionari. A distanza di quasi trent’anni dalla sua prima edizione, questo manuale-manifesto viene riproposto per la prima volta con una nota dell’autrice che, con affetto e ironia, ne ripercorre le tappe di ideazione e stesura.
"Casalinghitudine" è un ritratto unico e originalissimo del nostro Paese, che Clara Sereni ha potuto tratteggiare raccontando di sé e della sua generazione attraverso il cibo. Ogni piatto ha un ricordo da portare alla luce: la minestra dei Sette Grani evoca la maternità, la pasta e fagioli rappresenta il Sessantotto, un polpettone scandisce il consolidarsi di un’amicizia e una frittata di zucchine può diventare l’immagine di una frattura storica, quella di suo padre, Emilio Sereni, intento a discutere con Pietro Nenni sulla spiaggia di Formia. Il cibo diventa così un vero e proprio linguaggio extra-verbale, capace di creare legami e di esprimere sia affetti, sia disamori.
Romanzo di ricordi, di ricette, di riflessioni, scandito dal trascorrere dei decenni, dagli anni Sessanta agli anni Ottanta, "Casalinghitudine" non è solo la prima tappa di quella autobiografia di una nazione (e di una generazione) che passa dal "Gioco dei regni" fino a "Via Ripetta 155", e che Clara Sereni va componendo libro dopo libro, ma anche una sorta di antiepica collettiva nella quale ogni donna potrà riconoscere un guizzo, un sapore, una memoria della propria vita.
"Casalinghitudine" è un ritratto unico e originalissimo del nostro Paese, che Clara Sereni ha potuto tratteggiare raccontando di sé e della sua generazione attraverso il cibo. Ogni piatto ha un ricordo da portare alla luce: la minestra dei Sette Grani evoca la maternità, la pasta e fagioli rappresenta il Sessantotto, un polpettone scandisce il consolidarsi di un’amicizia e una frittata di zucchine può diventare l’immagine di una frattura storica, quella di suo padre, Emilio Sereni, intento a discutere con Pietro Nenni sulla spiaggia di Formia. Il cibo diventa così un vero e proprio linguaggio extra-verbale, capace di creare legami e di esprimere sia affetti, sia disamori.
Romanzo di ricordi, di ricette, di riflessioni, scandito dal trascorrere dei decenni, dagli anni Sessanta agli anni Ottanta, "Casalinghitudine" non è solo la prima tappa di quella autobiografia di una nazione (e di una generazione) che passa dal "Gioco dei regni" fino a "Via Ripetta 155", e che Clara Sereni va componendo libro dopo libro, ma anche una sorta di antiepica collettiva nella quale ogni donna potrà riconoscere un guizzo, un sapore, una memoria della propria vita.
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