Vent'anni fuori orario
- Autore
- Franco Bassi
- Editore
- Compagnia editoriale Aliberti
- Pubblicazione
- 01/01/2016
- Categorie
Aprire un locale come il Fuori Orario all’inizio degli anni ’90 è stato come formare una rock ’n’roll band. Si studia lo stile da avere, si cerca un vagone di ferrovia per costruirci intorno una immaginaria stazione. Si mette questo locale a tiro della ferrovia vera. Si sceglie chi suona il basso e chi la batteria.
Chi sta al banco, chi alle luci, chi fa la programmazione.
Vinicio Capossela
La storia del rock club che è il più grande circolo Arci d’Italia raccontata da uno dei suoi fondatori: Franchino “la Luce”, come lo chiamano gli amici, con le sue intuizioni abbaglianti, le memorie felici, le cadute e le rinascite. Fino al successo di questi anni, che è fatto di sogno, di concretezza contadina in puro stile emiliano e di un team di amici che ha lavorato duro.
Un libro che è come il backstage di un grande, unico, ininterrotto concerto. Quello di tutti i musicisti, famosi e non, che hanno calcato il palco del Fuori Orario.
Oggi è uno dei locali più conosciuti di tutto il Nord Italia. Trentaquattromila iscritti, solo quest’anno. Il cartello ferroviario di una finta-vera stazione e la vecchia carrozza di treno al suo interno ne sono l’emblema: simbolo di un luogo di sosta, accogliente per il corpo e per lo spirito, capace di riscaldare d’inverno e rinfrescare d’estate.
Al Fuori Orario sono passati i più intelligenti protagonisti del nostro tempo: da Marco Travaglio a don Gallo, Carlo Lucarelli e tanti altri scrittori, giornalisti, filosofi, artisti.
Tra i soci fondatori del locale, Franchino, all’anagrafe Franco Bassi. L’enogastronomia per Franchino e soci è tratto distintivo dell’attività del circolo, però non è mai fine a se stessa: è il modo privilegiato per stare insieme, per recuperare una convivialità tutta emiliana fatta di cibo, vino e soprattutto pensiero, discussione, informazione e comprensione del mondo. E solidarietà.
Sarà per questo che il locale di Taneto è stato premiato come Miglior Club d’Italia per la stagione 2012-2013. Vent’anni fuori orario ripercorre i fatti e i personaggi che sono saliti sul treno del Fuori Orario e hanno fatto un pezzo di strada insieme a tutti i soci.
Chi sta al banco, chi alle luci, chi fa la programmazione.
Vinicio Capossela
La storia del rock club che è il più grande circolo Arci d’Italia raccontata da uno dei suoi fondatori: Franchino “la Luce”, come lo chiamano gli amici, con le sue intuizioni abbaglianti, le memorie felici, le cadute e le rinascite. Fino al successo di questi anni, che è fatto di sogno, di concretezza contadina in puro stile emiliano e di un team di amici che ha lavorato duro.
Un libro che è come il backstage di un grande, unico, ininterrotto concerto. Quello di tutti i musicisti, famosi e non, che hanno calcato il palco del Fuori Orario.
Oggi è uno dei locali più conosciuti di tutto il Nord Italia. Trentaquattromila iscritti, solo quest’anno. Il cartello ferroviario di una finta-vera stazione e la vecchia carrozza di treno al suo interno ne sono l’emblema: simbolo di un luogo di sosta, accogliente per il corpo e per lo spirito, capace di riscaldare d’inverno e rinfrescare d’estate.
Al Fuori Orario sono passati i più intelligenti protagonisti del nostro tempo: da Marco Travaglio a don Gallo, Carlo Lucarelli e tanti altri scrittori, giornalisti, filosofi, artisti.
Tra i soci fondatori del locale, Franchino, all’anagrafe Franco Bassi. L’enogastronomia per Franchino e soci è tratto distintivo dell’attività del circolo, però non è mai fine a se stessa: è il modo privilegiato per stare insieme, per recuperare una convivialità tutta emiliana fatta di cibo, vino e soprattutto pensiero, discussione, informazione e comprensione del mondo. E solidarietà.
Sarà per questo che il locale di Taneto è stato premiato come Miglior Club d’Italia per la stagione 2012-2013. Vent’anni fuori orario ripercorre i fatti e i personaggi che sono saliti sul treno del Fuori Orario e hanno fatto un pezzo di strada insieme a tutti i soci.
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