Nasser, da clandestino a cittadino


Nasser, ha lasciato l'Egitto dove, senza lavoro e nella morsa della corruzione non avrebbe avuto molte prospettive, e cerca di dare una svolta alla sua vita. Dopo varie disavventure, passando prima per la Grecia e poi per l'Albania, da clandestino approda in Italia. Impara un mestiere e si migliora giorno dopo giorno. Riesce a instaurare un bel legame con un anziano ristoratore, burbero per i più e forse anche un po' prevenuto nei confronti degli stranieri, ma Nasser non disdegnando il necessario apprendistato; diventa socio di Piero e nel giro di pochi anni trasforma i suoi investimenti. Oggi è proprietario di tre pizzerie e aiuta altre persone meno fortunate di lui. Nella sua esperienza, fiducia e speranza si sono unite a una profonda spiritualità dove la presenza di Dio ha giocato un ruolo importante.


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L’immigrazione a lieto fine di Nasser, da clandestino a regolareRecensioniLibri.org

Nasser voleva fare il poliziotto. Si è ritrovato muratore. È egiziano, non è un paese ricco l’Egitto, tanto meno il borgo natale, nei pressi di El Menoufia, la città che ha visto nascere Sadat e Mubarak, statisti recenti di questo Paese mediterraneo. “Sono nato nel 1973, in una famiglia povera per i canoni europei”, fa dire Luciano Zanardini al protagonista del libro delle Edizioni Paoline Nasser da clandestino a... Leggi tutta la recensione

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