Jacques Maritain e Gabriel Marcel: Un'amicizia attraverso la corrispondenza (1928-1967)

Jacques Maritain, tra le numerose relazioni di amicizia con poeti e romanzieri, artisti e musicisti, ne stringe una singolarissima con Gabriel Marcel, suo coetaneo. La relazione tra i due è complessa e di non facile sistematizzazione. È prima di tutto spirituale e poi intellettuale, ed ha risvolti estremamente interessanti. La loro corrispondenza consta di una cinquantina di lettere che vanno quasi ininterrottamente dal 1928 fino al 1939 per poi interrompersi, sia per la seconda guerra mondiale che per il soggiorno di Jacques Maritain in America, e riprendere con poche lettere, una nel 1944 e le altre negli anni ’60. La corrispondenza tra i due verte intorno a problematiche filosofiche precise e traccia il profilo di uomini in cammino, affascinati ed attratti dal grande mistero dell’essere e di Dio. Per loro il cristianesimo è il punto di partenza di un viaggio del logos verso la chiarificazione di un’intuizione primigenia, ma essi restano fino alla fine due pellegrini in cerca di assoluto. I due filosofi si stimano a vicenda e si influenzano reciprocamente al punto di percorrere itinerari speculativi paralleli, anche se diversificati nella sostanza. L’amore per la musica per Marcel e l’amore per l’arte in generale per Maritain, li accompagnerà nella specificità dei loro itinerari speculativi, con gli strumenti dell’esistenzialismo cristiano per il primo, e con quelli della filosofia di San Tommaso per il secondo. Marcel e Maritain rispondono in forme diverse alla medesima istanza veritativa.

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