Fuochi fiammanti a un'hora di notte

In un’isola, la “Piccola isola”, che da tempo non accende più i fuochi fiammanti per trasmettere i suoi segnali d’allarme per l’arrivo dei pirati, un giorno approda Martino, in cerca della madre scomparsa. Difficoltà e delusioni non fermano Martino, che continua a investigare, attratto anche dalla misteriosa bellezza lavica del luogo. Ed è qui che il protagonista incontra di continuo personaggi che potrebbero dargli una mano nella sua affannosa ricerca, ma che poi alla fine, per una ragione o per l’altra, non lo fanno.
Impostato sotto forma di “giallo”, questo romanzo è un viaggio alle radici della storia, della nostra storia, secondo un’antica e nobile tradizione letteraria, in un’isola contemporaneamente affascinante e terribile. E in fondo anche la ricerca della madre non è altro che la ricerca di se stessi, dove l’isola diventa sottile metafora della propria vita. Vista dal basso, essa appare terribile e cupa. Solo con una visione aerea si rivela per quella che è: sorridente e aperta.

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