La scomparsa del pensiero: Perché non possiamo rinunciare a ragionare con la nostra testa
- Autore
- Ermanno Bencivenga
- Editore
- Feltrinelli Editore
- Pubblicazione
- 25/05/2017
- Categorie
Se non riconosciamo più le inconsistenze logiche, lasciamo che siano altri cervelli (magari digitali) a pensare al posto nostro, cosa sta succedendo?
Logico e filosofo del linguaggio, Ermanno Bencivenga smaschera la più insidiosa delle catastrofi del nostro tempo: la nostra capacità di ragionare rischia di scomparire. Ma ragionare significa tacitare le emozioni e gli impulsi per fare spazio alle idee e, soprattutto, a una discussione ordinata che le analizzi e ne determini il valore, aprendo nuove strade alla nostra convivenza.
Raccontando la sua esperienza di professore, Bencivenga mostra che questa “catastrofe gentile”, silenziosa quanto devastante, riguarda soprattutto i giovani. Le nuove generazioni sono più esposte alla proliferazione dei mezzi d’informazione e di comunicazione, che sono diventati troppo veloci e potenti rispetto al tempo che il pensiero logico richiede. Con il risultato inquietante che i giovani si abitueranno sempre più all’idea che qualcun altro, o meglio qualcos’altro, ragioni per loro. Un saggio schietto e tagliente, che ci mette in guardia di fronte alle insidie della mutazione antropologica che sottrae alla nostra specie la sua risorsa più preziosa: il ragionamento.
Condividi questo libro
Recensioni e articoli
Non ci sono ancora recensioni o articoli
Altri libri di Ermanno Bencivenga
Cosmica, intima commedia di Ermanno Bencivenga
Dopo sette secoli, la Commedia dantesca merita una risposta. La meritano la sua obsoleta filosofia tomista, la sua indegna politica teocentrica che, riciclata da imperatori e papi, dittature e presunte democrazie al servizio di vari totem, ha perpetrato e continua a perpetrare inenarrabili atrocità, il raffinato sadismo delle pene imposte a chiunque nella vita abbia cercato la ...
La stupidità del male: Storie di uomini molto cattivi di Ermanno Bencivenga — Feltrinelli Editore
Quando Hannah Arendt presentò La banalità del male fu vivacemente contestata e, soprattutto, gravemente fraintesa. Secondo Ermanno Bencivenga, la meditazione sul male oggi è attualissima: “Riflettiamo su quanto ogni giorno ciascuno di noi sia tentato dalla stupidità, dal rifiuto di pensare, dall’immersione senza riserve in un atteggiamento strumentale, empirico, e nel male che ne è la più ovvia...