Darling Days (La piccola cultura)

Lower East Side, New York, anni ottanta. Un quartiere frastornato dall’eroina e dall’alcolismo, brulicante di senzatetto, delinquenti e relitti umani, ma anche di scrittori anticonformisti, artisti squattrinati, musicisti bohémien e poeti improvvisati. È qui che cresce iO, con una madre single – attrice e ballerina in preda ai demoni della nevrosi e della dipendenza –, capace di un amore incondizionato ma non di provvedere al suo sostentamento, e un padre assente, perennemente in viaggio per l’Europa.
A sei anni, dopo essere stata respinta da un gruppo di ragazzini che giocano a palla, iO, bambina dal nome bizzarro ispirato al satellite di Giove, decide di non voler più essere una «lei» e per otto anni, con il pieno appoggio dei genitori, fa credere a tutti – i maestri, i compagni di classe e i registi con cui lavora come piccolo attore – di essere un maschio. Solo da quattordicenne, dopo la dolorosa fuga da una madre sempre più instabile e negligente e il trasferimento in Germania dal padre, iO riabbraccia la femminilità, che porta con sé la scoperta dell’attrazione sessuale, di una vitalità inarrestabile, dell’innamoramento.
Darling Days è l’intima autobiografia di un giovane «essere umano ibrido» – come ama definirsi iO, oggi artista e attivista –, sincero prima di tutto con se stesso, che ci parla di libertà, coraggio e ribellione; una riflessione potente sulla fluidità delle identificazioni di genere e degli orientamenti sessuali, sul modo in cui gli istinti ci forgiano e le norme ci deformano. La testimonianza tormentata, e insieme candida ed esilarante, di una persona capace di ascoltarsi nel profondo, fino a rifiutare ogni categoria ed etichetta e credere soltanto in ciò che può essere sentito e vissuto.

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Mangialibri

Darling daysMangialibri

Che cos’è la normalità? Per ogni persona, si direbbe, una risposta. Per iO, col nome di un satellite di Giove, il concetto di normalità cambia perfino nel corso della vita. Quale sia oggi, glielo potremmo anche chiedere: poco più che trentenne, è quella che si definisce una persona socialmente impegnata, a far capire al mondo che la sessualità non è solo bianca o nera. Leggi tutta la recensione

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