Nibiru e i Figli delle Stelle: Gli Antichi Astronauti sono realmente esistiti?
- Autore
- Daniele Salamone
- Pubblicazione
- 06/05/2017
- Categorie
Perché parlare di extraterrestri e presunti pianeti lontani? Perché scriverne addirittura un libro? Chi crede a queste cose? Potrà sembrare paradossale, ma queste tematiche sono più attuali di quanto si possa credere.
Queste bugie sono estremamente diffuse e sfociano poi nelle attuali correnti di pensiero che fanno capo alla New Age e, per certi versi, anche alla “religione” di Scientology.
Il potere decisionale è nelle nostre mani e questo libro è in grado di offrire un’ulteriore chiave di lettura per comprendere meglio, alla luce delle Sacre Scritture, come stanno realmente le cose, smascherando molte delle menzogne che bombardano quotidianamente la mente umane più sensibili, aiutandolo ad avvicinarsi un po’ di più alla verità. [...] come direbbe Daniele, «la ricerca sincera della verità può indurci a mutare i nostri pensieri errati»
Con il definirsi ricercatori della verità non si ha alcuna pretesa di “possedere” la verità in mano. Se si avesse la verità in mano non ci sarebbe nulla da ricercare. Ricercare la verità vuole significare semplicemente “vederci chiaro” dove qualcosa, a primo impatto, sembra essere poco chiara: ricercare, studiare, valutare, farsi un’idea per capire e, infine, ottenere consapevolezza di...; tuttavia, ricercare la verità non significa schierarsi a pro di un’ideologia religiosa e/o intellettuale, ma schierarsi verso quella direzione dove può anche accadere di ritrovarsi contro le proprie ideologie preconcette. Un ricercatore della verità è disposto quindi a mettere in discussione sé stesso, ammettendo sempre con onestà i propri errori e mancanze – quando vi sono errori naturalmente – durante la ricerca, bisogna essere disposti ad autocorreggersi per migliorarsi. Un vero ricercatore della verità non ignora di essere ignorante, poiché nessuno è esente dall’ignoranza.
Sitchin, aveva ragione?
Queste bugie sono estremamente diffuse e sfociano poi nelle attuali correnti di pensiero che fanno capo alla New Age e, per certi versi, anche alla “religione” di Scientology.
Il potere decisionale è nelle nostre mani e questo libro è in grado di offrire un’ulteriore chiave di lettura per comprendere meglio, alla luce delle Sacre Scritture, come stanno realmente le cose, smascherando molte delle menzogne che bombardano quotidianamente la mente umane più sensibili, aiutandolo ad avvicinarsi un po’ di più alla verità. [...] come direbbe Daniele, «la ricerca sincera della verità può indurci a mutare i nostri pensieri errati»
Con il definirsi ricercatori della verità non si ha alcuna pretesa di “possedere” la verità in mano. Se si avesse la verità in mano non ci sarebbe nulla da ricercare. Ricercare la verità vuole significare semplicemente “vederci chiaro” dove qualcosa, a primo impatto, sembra essere poco chiara: ricercare, studiare, valutare, farsi un’idea per capire e, infine, ottenere consapevolezza di...; tuttavia, ricercare la verità non significa schierarsi a pro di un’ideologia religiosa e/o intellettuale, ma schierarsi verso quella direzione dove può anche accadere di ritrovarsi contro le proprie ideologie preconcette. Un ricercatore della verità è disposto quindi a mettere in discussione sé stesso, ammettendo sempre con onestà i propri errori e mancanze – quando vi sono errori naturalmente – durante la ricerca, bisogna essere disposti ad autocorreggersi per migliorarsi. Un vero ricercatore della verità non ignora di essere ignorante, poiché nessuno è esente dall’ignoranza.
Sitchin, aveva ragione?
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