Aldo Rossi: Ora questo è perduto (Arte)
- Autore
- Gianfranco Guaragna
- Editore
- Il Prato
- Pubblicazione
- 14/06/2017
- Categorie
Il 4 settembre del 1997 Aldo Rossi perdeva la vita in un incidente d’auto nella sua Milano dov’era nato sessantasei anni prima.
Con la sua scomparsa lasciava in eredità i frutti del suo lavoro di architetto e di studioso, costituito da numerosi scritti, disegni, e progetti.
Un lavoro, il suo, caratterizzato tra l’altro da un rigoroso metodo analitico e analogico che lo portava a un continuo e ostinato ritorno sugli stessi temi per riempirli ogni volta di nuovi significati.
La scrittura, come l’architettura, è per definizione indifferente al significato della parola scritta, ed è appunto questo il senso della ricerca sulla tipologia che porterà Aldo Rossi all’elaborazione di una teoria nella quale s’individua proprio nel tipo architettonico il fattore predominante per la persistenza e adattabilità delle costruzioni al modificarsi degli usi. Inoltre, proponendo una teoria della città come locus della memoria collettiva, senza dubbio è stato in grado di apportare un prezioso e fondamentale contributo alla comprensione della stessa e alla ridefinizione della “scienza urbana”. Tra tutti i suoi progetti, alcuni riguardano Trieste e dei tre elaborati per la Città, sono proprio i due non realizzati quelli di cui ci occupiamo in questo breve scritto.
Con la sua scomparsa lasciava in eredità i frutti del suo lavoro di architetto e di studioso, costituito da numerosi scritti, disegni, e progetti.
Un lavoro, il suo, caratterizzato tra l’altro da un rigoroso metodo analitico e analogico che lo portava a un continuo e ostinato ritorno sugli stessi temi per riempirli ogni volta di nuovi significati.
La scrittura, come l’architettura, è per definizione indifferente al significato della parola scritta, ed è appunto questo il senso della ricerca sulla tipologia che porterà Aldo Rossi all’elaborazione di una teoria nella quale s’individua proprio nel tipo architettonico il fattore predominante per la persistenza e adattabilità delle costruzioni al modificarsi degli usi. Inoltre, proponendo una teoria della città come locus della memoria collettiva, senza dubbio è stato in grado di apportare un prezioso e fondamentale contributo alla comprensione della stessa e alla ridefinizione della “scienza urbana”. Tra tutti i suoi progetti, alcuni riguardano Trieste e dei tre elaborati per la Città, sono proprio i due non realizzati quelli di cui ci occupiamo in questo breve scritto.
Condividi questo libro
Recensioni e articoli
Non ci sono ancora recensioni o articoli
Altri libri di Gianfranco Guaragna
Ernesto Nathan Rogers: La rappresentazione come strumento per la conoscenza dell’architettura. L’architettura come strumento per la rappresentazione della società (Arte) di Gianfranco Guaragna — Il Prato
Sappiamo bene che certi temi sono ormai completamente avulsi dal contesto storico attuale, tuttavia, quello che si è cercato di focalizzare in questo breve scritto sono soltanto alcuni aspetti dell’opera e del pensiero di Ernesto N. Rogers che riguardano fondamentalmente il rapporto tra l’ uomo , l’ architettura e la società e che rappresentano la base dei suoi insegnamenti. Di conseguenza, ...