Il tavolo di ciliegio (Elit - Letteratura europea)

Fuggita dalla Jugoslavia dilaniata dalla guerra per trovare rifugio in una Germania da poco riunificata, Arjeta Filipo prende possesso del suo nuovo appartamento a Berlino. Qui, in presenza del vecchio tavolo in legno di ciliegio che era appartenuto a sua nonna, Arjeta rievoca la propria infanzia, ora con l’ausilio di alcune fotografie ricevute dalla madre, ora ricordando gli anni di Parigi e della sua storia d’amore con lo sfuggente Arik. Insieme all’amica Nadežda, Arjeta si ritrova così a scandagliare i suoi ricordi per decrittare il segreto che le permetterà di riconciliarsi con il suo passato e con le sue radici.

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Mangialibri

Il tavolo di ciliegioMangialibri

Arjeta ha solo sei anni quando, per la prima volta, sente un formicolio nella testa, poi più nulla. Piccoli vuoti di memoria, brevi assenze. Un buio che dura pochi attimi. Con quel “difetto” ha imparato a conviverci. Si è trasferita da pochissimo a Berlino, dopo la fuga dalla Jugoslavia e gli studi di filosofia a Parigi. La sua è una famiglia orgogliosamente antifascista, che Leggi tutta la recensione

Registrati o Accedi per commentare.