Proprio come una cometa: Storia della Chapecoense e della Superga d’America (Iride)
- Autore
- Lucio Rizzica
- Editore
- Infinito edizioni
- Pubblicazione
- 25/07/2017
- Categorie
Il 28 novembre 2016, mentre si avvicinava all’aeroporto José Maria Cordoba di Medellín, in Colombia, il volo 2933, un quadrimotore della compagnia boliviana LaMia, precipitava al suolo. A bordo, 77 persone. Di quei passeggeri, 21 erano giornalisti e 48 erano membri del club calcistico brasiliano Chapecoense, che volava verso la finale della Coppa Sudamericana contro il Nacional, la partita più importante della sua storia. Solo sei i superstiti: tre calciatori, due membri dell’equipaggio e un reporter. Un evento molto simile alla tragedia di Superga del 4 maggio 1949, nella quale perì l’intera squadra del Grande Torino. Dei granata è stato scritto tutto. Della Chapecoense poco o nulla. Questo libro prova a rendere giustizia a chi ha fatto negli anni la storia della Chapecoense, un esempio di lungimiranza, di gruppo, di tenacia. Il tecnico Caio Junior, nella sua ultima intervista prima di partire, aveva detto: “Se morissi oggi, morirei felice”. A giudicare dai selfie scattati a bordo poco prima del disastro, tutti avevano in volto il sorriso di chi, al di là di qualunque destino, sa già che sarà per sempre un vincitore…
“Questo libro è un autentico atto d’amore, oltre che una bella pagina di giornalismo. Lucio Rizzica, che ricorda anche gli eroi del Grande Torino, scomparsi nella tragedia della Basilica di Superga il 4 maggio 1949, ha scritto della Chapecoense intingendo l’inchiostro nella memoria, nella ferita e nel domani. Perché l’avventura, con una cicatrice perenne nelle vene, continua. Anche, e soprattutto, per chi se ne è andato in una notte di fine novembre. Per sempre avvolto dal mito”. (Darwin Pastorin)
“I ragazzi della Chapecoense caduti sono, per noi del Toro, quelli del Grande Torino. Per questo ancor più grande commozione mi ha preso nel sapere che uno dei calciatori scomparsi sarebbe presto diventato padre. La storia del bimbo in arrivo e la mia, unite dal medesimo, incredibile destino”. (Franco Ossola)
“Le pagine di Rizzica sono una guida sicura alla scoperta del pianeta Chape, dei suoi protagonisti, delle loro storie, di questo piccolo pezzo di calcio brasiliano che contiene in sé ogni storia, ogni realtà, la più tragica delle oscure fantasie. Altre pagine e altre parole, invece, quelle proprie di inquirenti e giudici, dovranno consegnarci prima o poi una verità, che non potrà cancellare le lacrime, ma almeno dare loro un senso. (Dario Ricci)
“Questo libro è un autentico atto d’amore, oltre che una bella pagina di giornalismo. Lucio Rizzica, che ricorda anche gli eroi del Grande Torino, scomparsi nella tragedia della Basilica di Superga il 4 maggio 1949, ha scritto della Chapecoense intingendo l’inchiostro nella memoria, nella ferita e nel domani. Perché l’avventura, con una cicatrice perenne nelle vene, continua. Anche, e soprattutto, per chi se ne è andato in una notte di fine novembre. Per sempre avvolto dal mito”. (Darwin Pastorin)
“I ragazzi della Chapecoense caduti sono, per noi del Toro, quelli del Grande Torino. Per questo ancor più grande commozione mi ha preso nel sapere che uno dei calciatori scomparsi sarebbe presto diventato padre. La storia del bimbo in arrivo e la mia, unite dal medesimo, incredibile destino”. (Franco Ossola)
“Le pagine di Rizzica sono una guida sicura alla scoperta del pianeta Chape, dei suoi protagonisti, delle loro storie, di questo piccolo pezzo di calcio brasiliano che contiene in sé ogni storia, ogni realtà, la più tragica delle oscure fantasie. Altre pagine e altre parole, invece, quelle proprie di inquirenti e giudici, dovranno consegnarci prima o poi una verità, che non potrà cancellare le lacrime, ma almeno dare loro un senso. (Dario Ricci)
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