Il maledetto libro di storia che la tua scuola...
- Autore
- Lorenzo Del Boca
- Editore
- EDIZIONI PIEMME
- Pubblicazione
- 03/10/2017
- Categorie
Ricordare è faticoso, meglio non sapere: sembra questa la regola aurea di tanta storiografia ufficiale. Lorenzo Del Boca fa l'esatto contrario. Vuole ricordare tutto: anche i lati oscuri su cui si è sempre preferito tacere. Il maledetto libro è innanzitutto questo: uno sconvolgente viaggio nel tempo attraverso due secoli di bugie sfacciate e vergogne nascoste, animato dal desiderio di rendere giustizia alla storia. Anche a rischio di toccare i nervi scoperti della nostra identità nazionale.
I Savoia furono sovrani illuminati o squallidi approfittatori? I garibaldini furono eroi senza macchia o un'accozzaglia di avventurieri mossi dalle più disparate motivazioni? L'unità d'Italia fu il sogno di un intero popolo o una frottola ideologica per camuffare la sete di conquista delle élite? Siamo certi che la lotta contro i banditi del Meridione non sia stata in realtà una feroce occupazione coloniale? E ancora: cosa descrivono i terribili diari dei soldati nelle trincee della Grande Guerra? Un'impresa gloriosa o una carneficina insensata, voluta da cinici politicanti e condotta da ufficiali codardi e incapaci? E il fascismo fu davvero, come in troppi ancora pensano, un regime autoritario ma di specchiata onestà?
Dalla rilettura della nostra storia - quella non "taroccata" - emerge un sottile filo rosso che, in maniera contorta ma senza soluzione di continuità, si dipana dall'Italia di ieri per attorcigliarsi intorno a quella di oggi. Quella che a gran voce reclama parità di diritti e meritocrazia ma poi deve sopportare privilegi e raccomandazioni. Quella che insegue onestà ed efficienza ma deve fare i conti con corruzione e burocrazia. Quella che sogna trasparenza e uguaglianza ma si scontra con caste di intoccabili e inviolabili consorterie.
Cadono molti idoli, lungo queste pagine appassionate e orgogliosamente schierate dalla parte della verità. Molte certezze vanno in pezzi. Non importa, se questo è il prezzo da pagare per costruire finalmente una memoria veritiera e condivisa che serva da base per il futuro del nostro Paese.
I Savoia furono sovrani illuminati o squallidi approfittatori? I garibaldini furono eroi senza macchia o un'accozzaglia di avventurieri mossi dalle più disparate motivazioni? L'unità d'Italia fu il sogno di un intero popolo o una frottola ideologica per camuffare la sete di conquista delle élite? Siamo certi che la lotta contro i banditi del Meridione non sia stata in realtà una feroce occupazione coloniale? E ancora: cosa descrivono i terribili diari dei soldati nelle trincee della Grande Guerra? Un'impresa gloriosa o una carneficina insensata, voluta da cinici politicanti e condotta da ufficiali codardi e incapaci? E il fascismo fu davvero, come in troppi ancora pensano, un regime autoritario ma di specchiata onestà?
Dalla rilettura della nostra storia - quella non "taroccata" - emerge un sottile filo rosso che, in maniera contorta ma senza soluzione di continuità, si dipana dall'Italia di ieri per attorcigliarsi intorno a quella di oggi. Quella che a gran voce reclama parità di diritti e meritocrazia ma poi deve sopportare privilegi e raccomandazioni. Quella che insegue onestà ed efficienza ma deve fare i conti con corruzione e burocrazia. Quella che sogna trasparenza e uguaglianza ma si scontra con caste di intoccabili e inviolabili consorterie.
Cadono molti idoli, lungo queste pagine appassionate e orgogliosamente schierate dalla parte della verità. Molte certezze vanno in pezzi. Non importa, se questo è il prezzo da pagare per costruire finalmente una memoria veritiera e condivisa che serva da base per il futuro del nostro Paese.
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