Un delitto senza colpevoli: L'antropologia di Cesare Lombroso tra crimine, genio, arte e follia (Blu Oltremare Vol. 1)

Sul finire dell'ottocento Cesare Lombroso, padre riconosciuto dell'antropologia criminale, sosteneva che i delitti più orrendi avevano un punto di partenza negli istinti animaleschi insiti nella fisiologia di ogni essere umano, proponendo una teoria secondo cui ognuno può nascere con una potenziale predisposizione alla violenza e alla criminalità. Allo stesso modo, anche il genio e l'attitudine alla creatività artistica, che spesso degenerano nella follia, potevano essere influenzati da fattori organici.
Negli anni le sue ipotesi sono state dileggiate, smentite, considerate superficiali, ma le moderne indagini neurobiologiche sembrano riaprire la questione e confermare una prospettiva inquietante...
Prefazione del prof. Melchiorre Masali, antropologo.
Introduzione del dott. Maurizio Coronato, criminologo.

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