PIETRO GUIDO: UNA STRAORDINARIA VITA ORDINARIA - Biografia: L’uomo dai solo due gradi di separazione

Chi è il curatore di un’opera?
È un dattilografo, si occupa di editing, della parte grafica e dei relativi escamotage.
Ma è anche un estimatore, oltre che un fedele cronista.

Chi è Pietro Guido?

Pietro Guido è un topografo, un cartografo, è stato un ufficiale d’artiglieria (di complemento) un alto dirigente di una delle più grandi (ed in seguito chiacchierata) aziende italiane, ma anche un esperto di Marketing, un maratoneta, uno storico, uno scrittore, un collezionista di reperti storici e molto altro.

E, curiosamente, ogni singola attività si è incatenata ed imperniata nella successiva, quasi fossero tasselli o scalini di una lunga carriera preordinata.
Non a caso i lavori di cartografo e topografo son stati propedeutici alla mappatura della rete del gas di Milano, accumulando così nozioni tali da poter trovare il FuhrerBunker esattamente, con precisione al decimetro.

Per non parlare del Marketing: nato da un seminario con il Guru Philip Kotler diventa una stimabile professione durante la pensione.

Ma la cosa che me lo fa ricordare maggiormente è il Progetto FuhrerBunker; nel 1993, al ritorno da Capo Nord, in camper, passa da Berlino. Incuriosito chiede informazioni in merito alla Cancelleria e di dove potesse essere il FuhrerBunker, ancora ignorando tutto sull’argomento.
Gli indicarono una montagnola di pietre e rottami, specificando che il Bunker di Hitler era là sotto.

Il muro di Berlino era stato abbattuto da poco, da meno di un lustro. Durante tutto quel periodo, i rimasugli delle Cancellerie di Hitler (la vecchia e la nuova) erano appena al di qua della terra di Nessuno, inaccessibile ai più.

Ma il topografo, cartografo e (non lo sapeva ancora) novello storico Pietro Guido, capì subito che lo stavano depistando ed il FuhrerBunker era si lì vicino, ma non sotto la montagnola.
Per cui, rincasando, prendendosi il tempo che occorreva, iniziò un’accurata ricerca storica che, passo dopo passo, lo portò a scoprire esattamente la posizione del FuhrerBunker, battendo sul tempo addirittura prestigiose testate televisive quali History Channel, pubblicando nel 2000 la l’edizione zero, in italiano, del suo libro (ormai alla 8a edizione digitale) “Pietro Guido FuhrerBunker - Svelati i suoi Misteri, ISEM Milano, ISBN 88-87077-02-9”.
Libro che ha avuto un grandissimo successo ed è stato venduto in tutto il mondo.
E che verrà trattato nel capitolo apposito

Perché una biografia (straordinaria) di un uomo ordinario?

Perché non è poi così ordinario.
Perché durante la sua esistenza ha conosciuto, da vicino e da lontano, personaggi quali Cefis, Ugo Niutta, Alfredo Ambrosetti, Negroni, Mario Pavesi e molti altri…

Perché lo conosco.

Perché la realizzazione di diversi progetti a tutto tondo durante la sua esistenza si son rivelati utili, precisi e duraturi, oltre che ben pensati e ben realizzati: fedeli a vecchie ma sempre valide regole seguendo la procedura: “ideazione, progettazione, rappresentazione, realizzazione, collaudo e critica”.
Perché è una persona quadrata, corretta, precisa, amante della puntualità, un raro esempio di eccezione del digital divide , e molto altro…
Vediamolo un po’…

Trattandosi della biografia di un Cartografo (tra le altre cose) abbiamo preferito organizzare la vita di Pietro Guido con una mappa, per comodità quattro.
Una mondiale, una europea ed una italiana, oltre che una milanese.
Sopra è stata e presentata la Legenda, tipica delle cartine.
Premendo sulla singola riga della legenda si può saltabeccare sul relativo capitolo. Previo poi, alla fine, ripremendo su “torna alla Legenda”. Tutte cose facilmente realizzabili con gli Ebook;
altrimenti i vari capitoletti son in ordine cronologico, con appositi riepiloghi finali.

Buona lettura.
Maurizio OM Ongaro

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