La stella che vuoi

Nella Valle d’Itria, terra di trulli e antiche sapienze, in un inverno più duro del solito, due bambini si incontrano in classe. Lallo ha otto anni e da qualche mese ha perso la vista: anzi, vede solo ombre. Suo padre è un visionario della ceramica di Grottaglie, rimasto da solo a crescerlo. Luce ha la stessa età e una madre da poco tornata a Martina Franca per lavorare in una fabbrica di pantaloni e fuggire da una brutta storia. Luce ha dei parenti molto particolari... I bimbi stanno preparando una recita natalizia in cui personificano due folletti. Ma il loro incontro non è un caso ed è solo il punto di inizio della nuova fiaba natalizia di Angelo Mellone che, un anno dopo, sancisce il ritorno di personaggi che avevamo già scoperto in Incantesimo d’amore: sono infatti Nicola, un druido dalla barba bianca, e il terzetto di munachicchi Gaspare, Melchiorre e Baldassarre a girovagare tra meraviglie di pietra, ciminiere siderurgiche, gravine, tratturi, boschi e vicoli di paesi bianchissimi, per capire cosa sia successo a Lallo e tornare a farlo sorridere nella stagione che può portare gelo nel cuore. Scoprendo che per aiutarlo bisogna tornare indietro, a un’antica maledizione scagliata esattamente mille anni prima, nella gravina di Massafra. La stella che vuoi è una fiaba dove incontrerete cerve sacre e donne guerriere, panorami d’acciaio e poteri runici, streghe e masciari, un fantasy natalizio che mette d’accordo tutti, grandi e piccini, perché ognuno troverà in queste pagine il senso di un Natale differente, una sacralità meridionale e pagana. Una storia che annoda tradizione, magia, presente e tecnologia in un Sud dove lo stupore è racchiuso nel volto di due bambini.
 

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